Corriere dell'Irpinia

Schlein: “Da Avellino una speranza per il futuro: la morale viene prima della politica”

Schlein e Gengaro

Elly Schlein arriva a Corso Vittorio Emanuele a piedi e trova ad accoglierla i massimi riferimenti del Pd irpino e della Campania: dal deputato Piero De Luca al consigliere regionale Maurizio Petracca, da Rosetta D’Amelio a Enzo De Luca, e poi Francesco Todisco, Nello Pizza, segretario dem, Lello De Stefano, Enza Ambrosone e il candidato sindaco Antonio Gengaro. I dem si fanno largo tra la folla e scortano la segretaria fino a Piazzetta Biagio Angnes, dove, in tripudio di bandiere del Pd, si tiene il comizio.

Gengaro, candidato del centrosinistra al ballottaggio, parte subito in quarta: “Non siamo odiatori, abbiamo idee, siamo il campo progressista, il meglio del pensiero politico del Paese”, dice, e attacca: “Rino Genovese ha chiuso l’accordo con Nargi, noi non abbiamo aperto il mercato delle vacche, non andiamo al mare ma a votare uno per uno. Noi non utilizziamo il Pdz per sistemare qualche amico”.
Continua l’arringa parlando di una città disastrata, di quartieri desolati e tutto il resto. “Cosa avete fatto voi?”, chiede agli avversari, cioè a Laura Nargi, ex vice sindaca di Gianluca Festa. “Festa, farina e forca”, dice Gengaro. Che se la prende anche con Gianfranco Rotondi: “Si vergognasse di dare credito all’amministrazione uscente o alla Destra. Lo mandammo in esilio nel 1996, quando scegliemmo Maccanico esponente della Sinistra di base della Dc. Siamo gli eredi di quella tradizione politica, non andremo mai a destra”.

Gengaro ricorda che nel 1993 ad Avellino, prima ancora dell’Ulivo, è nata una coalizione di centrosinistra che è un modello politico nazionale oggi. In questa città – aggiunge – c’è stato “uno dei più grandi sindaci della tradizione repubblicana, Tonino Di Nunno: noi apparteniamo a questa scuola. Noi non truccheremo i concorsi, gli appalti e il Ferragosto”.

Il candidato del centrosinistra non rinuncia ad intese in vista del ballottaggio: “A Gennaro Romei (candidato sindaco dell’Udc ndr) ho promesso che sarà il delegato di Avellino al Palio di Siena. Con la Destra nobile (il riferimento è a Modestino Iandoli, candidato sindaco di Fratelli d’Italia ndr) possiamo dialogare perché ci accomuna il culto della memoria della città. Con gli altri non lo faremo mai”. Per Gengaro è una scelta di campo, come “tra monarchia e Repubblica”, conclude tra gli applausi.

La parola passa a Schlein. La priorità è la sanità, dice, ricordando la legge, di cui è prima firmataria, che propone più risorse e lo sblocco della assunzioni: “Questa Destra è contro la sanità perché sostiene che la cura sia una responsabilità personale, noi invece vogliamo che sia responsabilità collettiva. Secondo il governo solo chi ha il portafoglio gonfio ha diritto a curarsi”. Altra priorità è poi la scuola pubblica, “una leva di emancipazione sociale”. Sanità e scuola sono i servizi che il governo sta tagliando.
“Domani – annuncia – saremo in piazza a Roma con tutte le opposizioni per manifestare contro il premierato e l’autonomia differenziata: spaccano ulteriormente il Paese”. “Manifestare con noi – dice Schlein – significa difendere la Costituzione e l’unità nazionale”. La lotta è per il lavoro (c’è sul palco anche il segretario della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi), “un lavoro dignitoso con un salario minimo non inferiore a 9 euro all’ora, altrimenti è sfruttamento”, afferma la segretaria.

Il lavoro è la priorità delle aree interne che si spopolano per la mancanza di opportunità per i giovani e di servizi. “Con l’autonomia – ribadisce la leader dem – questa situazione non può che peggiorare. La battaglia è per i diritti sociali e i civili, la battaglia è per il Sud, perché “senza riscatto del Sud non c’è sviluppo per l’Italia”.
Intanto ad Avellino domenica e lunedì c’è il ballottaggio: “In questa città c’è da vincere una sfida importante per il futuro: ci teniamo moltissimo a sostenere Antonio Gengaro per accendere insieme una speranza. Ma la differenza ad Avellino la fate voti cittadini, siate voi a scegliere la città che volete, abbiamo come avversario il civismo e la Destra ma non solo: noi siamo la buona politica, noi diciamo che la morale viene prima della politica”.

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