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Schlein e De Luca uniti su una proposta di governo. La battaglia comune per la vocazione maggioritaria del centrosinistra

E chi avrebbe mai immaginato che Elly Schlein e Vincenzo De Luca finissero per dire le stesse cose, avere in mente lo stesso modello di partito, un identico paradigma di organizzazione del Pd. Pare di sentire la segretaria quando parla De Luca e viceversa. Dopo l’incontro alla festa dell’Unità di Procida i due si ritrovano più o meno sulla stessa linea politica.
Schlein, alla festa nazionale dell’Unità, a Reggio Emilia, lancia “una proposta di governo che si fonda su cinque punti, stanno sulle dita di una mano: difesa della sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politiche industriali, diritti sociali e civili“.

Un appello “alle migliori forze sociali e produttive, della cultura, del volontariato e del terzo settore” per creare insieme “una piattaforma condivisa per mandare a casa il governo e prepararci a governare”. Insomma non discutere di nomi, e tenere insieme Matteo Renzi e Giuseppe Conte: “Dopo la sconfitta ci davano per finiti – dice Schlein – abbiamo rialzato la testa, ci riconoscono per le battaglie. Abbiamo preso il 24% alle europee, 5 punti più delle scorse politiche. Non abbiamo visto altri partiti crescere così. S’è riaccesa la speranza, dobbiamo averne cura”. “Il Pd oggi è più unito che mai – insiste Schlein – ha perso le scommesse chi si aspettava lotte intestine, scissioni e divisioni. Un Pd compatto è il perno indispensabile per mandare a casa questa destra”. Per battere Giorgia Meloni alle prossime elezioni, Schlein punta su “un’alleanza forte e coerente”.

Ci sono da smussare alcuni contrasti: il campo largo non si ritrova ad esempio sull’Ucraina, con il Pd e Azione al fianco di Kiev e il M5s che dice “no” all’invio di armi. E Conte che ospite alla festa del Fatto Quotidiano ripete: “Mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui”,

Il leader di Iv si difende subito: “Conte dice che sono un affarista che sto entrando nella partita del litio – Addirittura il litio? Evidentemente Conte non sta benissimo, questa polemica con Grillo lo sta provando: appena sta meglio, lo invito a un confronto pubblico in streaming, scelga lui se in Tv o in Tribunale”.

Infine, il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli che critica Carlo Calenda sul nucleare : “Se proprio lo vuole può allearsi con la destra”.

Se si vuole comunque stare assieme, una intesa si trova.
Come suggerisce De Luca, che viene in soccorso di Schlein: “Bisogna avere pazienza, bisogna approfondire i programmi, darsi degli obiettivi. Per governare l’Italia bisogna avere proposte che parlino alla maggioranza degli italiani, cioè la maggioranza del popolo italiano deve credere nella possibilità di vivere meglio, di avere più serenità, e, se sono imprenditori, di poter lavorare meglio, di poter creare più ricchezza”. Così il governatore a margine dell’inaugurazione di un nuovo Ecosistema educativo per i giovani e le famiglie dell’area nord di Napoli, a Casoria. Insomma il centrosinistra deve assecondare una vocazione maggioritaria, tralasciando le scaramucce, i contrasti pretestuosi sui nomi e fino ad un certo punto sui temi.

Ecco allora che il presidente della Regione rilancia sulla necessità di un “lavoro programmatico”. I temi: “Sicurezza, giustizia, sburocratizzazione, lavoro al Sud, sanità pubblica, che dev’essere la prima battaglia da fare“.

 

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