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Sciopero Asidep, i lavoratori: fino a quando non ci pagheranno gli arretrati

Undici anni di ammortizzatori sociali, forse, non sono sufficienti. Oltre alle “penalizzazioni salariali”. Sono due mesi, ormai, che i lavoratori Asidep non ricevono gli stipendi.

E “i commissari giudiziali del fallimento Cgs- scrivono l’rsu aziendale e i 56 dipendenti della partecipata Asi- ci dicono che, molto probabilmente, non li riceveremo più con le altre indennità” come stabilisce il concordato.

Si avvicina il fallimento dell’Asidep e, come se non bastasse, scrivono i metalmeccanici nel documento di presentazione dello sciopero che comincerà domani, nel momento in cui si è deciso di manifestare “Asi chiede alla Prefettura le precettazioni per garantire il servizio”. Sono 16 lavoratori, suddivisi tra i vari impianti, che però finora non hanno ricevuto nessun avvertimento.

E questo diktat, secondo i lavoratori dei servizi della depurazione, “configura, a nostro avviso, il reato di riduzione in schiavitù”. Visto che non sono pagati. E si chiedono:”Dobbiamo garantire il servizio all’Asi che incassa dalle aziende e utilizza i ricavi per pagare i propri dipendenti”. Intanto si va avanti da oltre 15 mesi, “tra stipendi arretrati, mancato pagamento del flex bonus, precarie condizioni di lavoro e da terzo mondo, impianti sempre più trascurati e sprovvisti di materie prime per effettuare una corretta depurazione”. Chiedono, quindi, subito “il pagamento degli stipendi e risposte certe riguardo al nostro futuro”.

Da domani sarà sciopero ad oltranza “fino a quando- conclude il comunicato dei dipendenti Asidep- non ci saranno riconosciuti i nostri diritti e rispettata la nostra dignità umana”.

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