Corriere dell'Irpinia

“Se c’è trasparenza non c’è bisogno di far scomparire computer. Gengaro la persona giusta”, Conte lancia la volata al ballottaggio

Antonio è la persona giusta per questa coalizione. C’è una squadra di amministratori già pronta per fare il bene della città“. Questa volta a tirare la volata per il ballottaggio ad Antonio Gengaro è il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte.

Prima tappa Borgo Ferrovia, dove ha avuto modo di ammirare il murales della pace che avvolge l’altare della chiesa di via Fontanetta. Passaggio alla Stazione Ferroviaria, struttura ormai fantasma dove i treni sono un lontano ricordo.

Il suo tour di Avellino si conclude in Piazza Libertà, ad attenderlo una folla di cittadini che ha – positivamente – costretto l’ex presidente del Consiglio e il candidato sindaco a salire su un muretto. Il comizio, quasi improvvisato”, lo apre Gengaro: “E’ una battaglia di liberazione ad Avellino. L’amministrazione uscente si salda con la Lega, con i presunti eredi di Sullo, Bianco, che portano la tradizione della sinistra democristiana a destra“.

Non manca la stoccata all’accordo siglato negli ultimi giorni tra Genovese e Nargi: “Stiamo assistendo “al mercato delle vacche”. Genovese da Mercogliano ha aperto il mercato con i suoi sodali. Noi siamo in campo per Avellino, abbiamo un programma per il futuro della nostra città. Chiedo a tutti gli avellinesi che mi hanno votato al primo turno di non andare al mare e restare qui. Faremo un’amministrazione trasparente e ci guiderà il principio di legalità. Saremo più bravi di loro – l’ex amministrazione Festa, ndr. – a creare svago e se dovremmo chiamare Fiorello per fare il direttore artistico lo chiameremo. Ringrazio Conte per quello che ha fatto durante il periodo Covid e per i fondi del Pnrr, è stato lui il protagonista di quella stagione. Siamo in campo per trasformare la città. Parleremo tutti insieme alla luce del sole“.

Prima di passare la parola a Conte, l’aspirante primo cittadino chiude citando Guido Dorso, “la rivoluzione se non è meridionale non è. Quindi, la rivoluzione o è avellinese o non è“.

La parola passa a Giuseppe Conte, invocato a gran voce dalla folla: “Sono qui per una testimonianza a favore di Antonio – Gengaro, ndr. – che il Movimento Cinque Stelle lo conosce da tempo. Un grande lavoro è stato fatto dal vicepresidente Gubitosa e Vincenzo Ciampi. Ci mettiamo la faccia in questo progetto politico e siamo fortemente convinti della serietà che consentirà ad Avellino, il giorno dopo le elezioni, di poter disporre di una squadra di amministratori che avrà a cuore questa città, questa regione e vorrà bene al sud. Abbiamo bisogno di una squadra che agisca in piena trasparenza, è il primo requisito per fare il bene dei cittadini, di un Comune che sia una casa di vetro“.

Arriva la stoccata e l’allusione ai fatti recenti che hanno coinvolto l’ex sindaco Gianluca Festa: “Quando c’è trasparenza ci sono le premesse per lavorare per la propria comunità e il suo interesse. Senza che ci sia bisogno di nascondere computer, fare scatoloni. Antonio ha preso questo impegno con noi e con voi“.

Conte in conclusione chiama a raccolta i cittadini meridionali per un’opposizione dura alla legge sull’Autonomia Differenziata: “L’altra notte hanno approvato un progetto che ha tradito il Sud, con arroganza e prepotenza. Un progetto che lascerà indietro le regioni che già stentano. Bisogna fare un appello a tutti i parlamentari, sono stati eletti anche in questi territori e non possono tradire il Meridione“.

 

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