Corriere dell'Irpinia

“Siamo l’unico centrodestra”. Iandoli mette le cose in chiaro con Genovese

“Siamo l’unico partito di centrodestra”. Il messaggio della presidente di Fratelli d’Italia è forte e chiaro. Ed è rivolto a chi civicamente trova sponda in Forza Italia – o meglio Forza Avellino di Angelo D’Agostino – e nella Lega: ovvero alla coalizione di Rino Genovese. Se si rinuncia al simbolo, dice Ines Fruncillo, non si può rivendicare una appartenenza politica. Nessun compromesso. Un punto di non ritorno almeno per ora, perché poi al ballottaggio si vedrà.

Nella sede di Corso Vittorio Emanuele si presenta ufficialmente la candidatura a sindaco di Modestino Iandoli. Uomo di Destra, segnato da una fulgida storia politica di fervida militanza. Tutto il contrario del civismo declinato nell’indistinto, nel trasformismo, è il ragionamento di Fruncillo.
Sulla identità, sui valori, sulla credibilità del primo partito per consensi a livello nazionale, partito di governo e di maggioranza relativa, sul coraggio scommettono i Fratelli d’Italia.
Questo ripete Iandoli: il centrodestra non si è frantumato, Fratelli d’Italia ha seguito una linea di identità e di coerenza. La coerenza in politica è credibilità e genera fiducia. “Il centrodestra politico – che ha vinto anche nel collegio irpino – nato nel settembre del 2022, in queste elezioni è rappresentato da Fratelli d’Italia, il resto è trasformismo. Non c’è niente nel patto civico che richiami i valori e l’idealità del centrodestra”, osserva il candidato alla fascia tricolore.

“La mia candidatura – ricorda – era rivolta a tutto il centrodestra, per allargare la coalizione: volevo essere interlocutore della città. Hanno fatto una scelta diversa. Non ci è rimasto che andare da soli. L’ho spiegato alla premier Giorgia Meloni, che mi ha chiesto di non scendere a compromessi. Noi ci rivolgiamo a chi si sente del centrodestra”.

Iandoli riserva poi una stoccata a quei “patrioti” che hanno lasciato il partito per candidarsi in altre formazioni politiche: “Chi è di Fratelli d’Italia sta qui oggi, chi non c’è non è mai stato della nostra formazione politica”.

Accenna alle priorità programmatiche: chiarezza sui conti pubblici, ricostruire una comunità, dare valore all’aula consiliare e alla politica, e soprattutto trasparenza e legalità: “Chiameremo la città a partecipare e decideremo insieme su tutto”. Sarà una campagna elettorale improntata sui contenuti e non sullo scontro, perché i processi si fanno nelle aule giudiziarie. Il giudizio politico sull’amministrazione uscente lo darà l’elettorato”.

Infine su Fruncillo candidata alle europee, Iandoli chiosa: “Se andrà a Bruxelles, e sono sicuro di sì, allora la filiera istituzionale, che passa anche per Roma, sarà completa”.

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