Corriere dell'Irpinia

Solofra, truffa bonus facciata: Filodemo risponde alle domande del Gip

Ha risposto a tutte le domande del gip Francesca Spella e ha  respinto tutte  le accuse mosse dalla Procuras nei suoi confronti. L’avvocato ed ex presidente del comnsiglio comunale  Francesco Filodemo, è comparso questa mattina davanti al Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella  per l’interrogatorio di garanzia, assistito dal suo difensore, il penalista Raffaele Tecce.

All’interrogatorio, durato un’ora e mezza,  in cui era presente anche il pm Vincenzo Russo  che ha condotto le indagini dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, Filodemo ha fornito la sua versione dei fatti. Al termine dell’interrogatorio, la difesa non ha formalizzato istanze. Ora   si attende la decisione del Giudice per le indagini preliminari sulla misura cautelare ai domiciliari firmata  dal Pm Russo e firmata Gip   e accolta dal giudice per le indagini prelimniari.

‘l 46avvocato solofrano è indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita, riciclaggio ed autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta, acquisiti per inesistenti lavori edili relativi ai bonus facciata. Nella stessa indagine risultano coinvolte altre nove persone, indagate per riciclaggio dei proventi ottenuti in modo illecito.

Le indagini sono coordinate dal pm della Procura di Avellino Vincenzo Russo, che ieri mattina ha partecipato alle operazioni collegate alla notifica della misura cautelare, ovvero la perquisizione presso lo studio del professionista solofrano. I militari delle fiamme gialle, agli ordini del tenente Alessio Iannone, hanno proceduto anche al sequestro preventivo di 319.000 euro, tramite l’ acquisizione delle disponibilità patrimoniali del noto professionista irpino. Le attività investigative hanno beneficiato della proficua collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, grazie a un protocollo d’intesa stipulato con la Procura della Repubblica ed il comando provinciale della Guardia di Finanza.
In particolare, le indagini hanno permesso di acquisire elementi per ritenere inesistenti i lavori di rifacimento della facciata di un immobile antico di Solofra, dichiarati eseguiti alla fine del 2021 per la somma complessiva di 4 milioni e 310 mila euro. La condotta messa in atto ha permesso poi agli indagati di acquisire crediti di imposta inesistenti relativi al bonus facciata per un totale di 3 milioni e 815 mila euro. Poi gli stessi crediti sono stati ceduti con diversi atti di trasferimento con lo scopo di dissimularne la provenienza ad altri soggetti, con il risultato di essere, in parte, anche monetizzati presso un istituto di credito, così consentendo un indebito profitto di 300.885 euro.
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