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Speleologo di 35 anni morto nel salernitano

Le operazioni di soccorso di uno speleologo moldavo trentenne da parte di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). L'uomo si e' trovato in difficolta' durante una escursione in grotta Grave di Campolato (San Giovanni Rotondo, Foggia), 3 novembre 2012. ANSA/US CNSAS

Si spezza la corda di sicurezza e precipita nel vuoto. Uno speleologo di 35 anni, Roberto Giacobbe, infermiere originario della provincia di Foggia, volontario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è morto nel Salernitano, mentre effettuava una escursione mela grotta del Falco, a Corleto Monforte. L’incidente risale a ieri ma se ne è avuta notizia solo oggi.
Giacobbe era il decimo di una cordata di persone quasi tutte pugliesi, quando, all’improvviso, la corda si è tranciata facendolo precipitare per oltre 40 metri nel cuore della terra.
Sono stati alcuni dei compagni di viaggio, che hanno assistito alla tragedia, ad avvisare i colleghi che avevano già raggiunto l’estremità della grotta. L’uomo è deceduto sul colpo. Molto probabile che la corda di sicurezza si sia rotta a causa dello sfregamento della stessa lungo la parete rocciosa. In ogni caso tutta l’attrezzatura è stata posta sotto sequestro.

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