Site icon Corriere dell'Irpinia

Tarro cittadino onorario di Forino

A confronto con lo scienziato sul futuro della ricerca

 

Il giorno 30 dicembre 2015 l’Emerito scienziato, Prof. Giulio Tarro, ha ricevuto dal comune di Forino l’onorificenza di cittadino di questo centro dell’Irpinia. Il Sindaco, avvocato Pasquale Nunziata, persona tenace e volitiva, è impegnato in prima persona nel promuovere attività scientifiche e culturali che incrementano lo sviluppo di questa terra. Il nostro Sindaco ha presentato lo scienziato mettendo in luce il suo ricco curriculum, le sue ricerche, il suo impegno scientifico internazionale e la sua grande umanità. La poetessa Maria Rosaria Di Rienzo, nativa di Forino, ha aperto la discussione, soffermandosi sulla relazione che intercorre tra scienza ed arte: "relazione offre la visione di un mondo basato sui principi dell’equilibrio e dell’armonia. La medicina, scienza sperimentale, è al servizio dell’unanità, mentre l’arte è l’essenza stessa dell’uomo e delle sue prerogative. Il giuramento di Ippocrate è la testimonianza che la scienza non è fredda realtà ma va inquadrata in una visione umana ed etica. Quindi, la fiducia nella potenza creatrice dell’uomo è certamente il fulcro della dinamica e problematica dell’essere. Il giudice e letterato Dante Troisi, irpino, nei campi di concentramento, per superare il dolore si aggrappava all’arte teatrale." Seguiva la relazione del Professore Tarro su temi riferiti alla ricerca sul cancro. Lo scienziato ha illustrato con dati di fatto vari esperimenti che personalmente ha seguito ed organizzato in Italia e all’estero, soprattutto tenendo conto della predisposizione genetica dell’essere umano. Tale relazione rende un tocco di umanità alla scienza che non deve essere vista come il resoconto freddo e distaccato di formule e risultati numerici senza volto. Quei risultati, come mi sono permessa di esprimere allo scienziato, poichè appartengono agli esseri umani che non sono identificabili solo attraverso un numero ma che sono il risultato di anima, mente e pensiero, dovrebbero essere il filo conduttore tra scienza ed arte. La Sua presenza ha riunito nella sala comunale soprattutto di alunni delle scuole forinesi, accompagnati dall’insegnante Vincenza Trerotola, i quali si sono non solo mostrati all’altezza di seguire con attenzione e competenza il discorso illuminato del nostro scienziato, ma hanno fatto domande attinenti a temi relativi alla salute e di attuale complessità. Il Professor Tarro, presidente a vita della Fondazione Teresa & Luigi De Beaumont Bonelli, ha illustrato gli ultimi successi riguardo alle scoperte mediche soprattutto rivolte alla ricerca sul cancro, e con le sue parole ha dato fiducia e speranza a tutti coloro che attentamente lo ascoltavano. Questa figura di grande spessore culturale e umano, conosciuto in tutto il mondo, ha espresso con parole semplici concetti quanto mai difficoltosi e, inoltre, il Suo atteggiamento cordiale ha inculcato serenità, per cui anche temi che rattristano l’animo di noi poveri umani, che ci sentiamo sempre spauriti e indifesi, sono stati affrontati oltre che con rigore scientifico anche con speranza in un futuro migliore. La riservatezza dell’atteggiamento del professore Tarro è il riflesso della mente di un grande scienziato. La città di Forino che ha avuto l’onore di ospitare una personalità di così alto spessore, grazie al Sindaco e all’amministrazione comunale, non solo ne ha guadagnato in prestigio, ma addirittura creerà un centro di ascolto e ricerca sui grandi temi trattati nel corso di questo evento. Questo centro farà sempre riferimento alle opinioni e ai suggerimenti del nostro scienziato. Il professore Giovanni Basile ha condiviso le opinioni espresse dallo scienziato con l’augurio di altri incontri. La poetessa Maria Rosaria Di Rienzo, ha concluso la manifestazione, tratteggiando la storia del paese mettendone in risalto le sue bellezze naturali, recitando versi sia personali che versi tratti da alcune liriche della madre, poetessa forinese Antonia Faieldattilo: "Forino, dolce paese mio – e degli avi miei – io amo i tuoi campi arati – e l’aria frizzantina – e l’acqua cristallina …".






 

Exit mobile version