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Trasporti in Alta Irpinia, Gallicchio: quanto silenzio, ripartiamo dall’Area Industriale di Calaggio

Pasquale Gallicchio, scrittore e giornalista, oggi impegnato come consigliere comunale di minoranza a Bisaccia, interviene sulla delicata questione dei trasporti in Alta Irpinia.
«Il futuro dei trasporti in quella che viene definita l’Irpinia d’Oriente, soprattutto in vista dell’opportunità dell’Alta Capacità/Velocità a Grottaminarda. Potrebbe essere il titolo di un convegno. Invece, rappresenta l’appello che rivolgo a tutti i sindaci dell’Area Pilota, ai primi cittadini dei comuni posti sulla linea di confine tra Campania, Puglia e Basilicata.

Il timore è rappresentato dall’assenza di dibattito riferito al futuro delle zone dell’estrema provincia di Avellino, rispetto al positivo fermento di investimenti in logistica e trasporti, che già esiste e sarà maggiormente potenziato in Valle Ufita (Alta Capacità/Alta Velocità – Piattaforma Logistica – Arteria di collegamento veloce Lioni Grottaminarda per prendere in considerazione i progetti più importanti).
Per mettere mano alla realtà occorre prima di tutto avere una visione che vada oltre gli interessi del proprio campanile. Essere lungimiranti e operativi per tirare fuori questo territorio da un pantano fatto di scoraggiamento, abbandono e di pericoloso isolamento. Per questo bisogna esaltare al massimo le cose positive che ci sono, e lavorare per smantellare tutto ciò che rallenta una nuova presa di coscienza, indispensabile per innescare nuovi processi di sviluppo socio-economico.

Un primo punto, per un valido ragionamento, è di certo l’Area Industriale di Calaggio, che oltre a ospitare aziende che continuano a dare lavoro resistendo a tante difficoltà, non soltanto dettate dal mercato, si fa notare per essere ubicata a poche centinaia di metri dall’uscita del casello autostradale A16 di Lacedonia e ospitare capilinea di aziende di trasporto pubblico e privato che coprono anche tratte estere.
Proprio i servizi che offrono queste aziende potrebbero lievitare enormemente, con evidenti ricadute occupazionali e nuovi servizi per le comunità, se soltanto si prendesse in considerazione la potenzialità di quell’area.
Una proposta potrebbe essere quella di ripartire dall’Area Industriale di Calaggio facendone un punto stella dei trasporti per collegamenti con l’Alta Capacità/Alta Velocità – Piattaforma Logistica – Arteria di collegamento veloce Lioni Grottaminarda). Sostenere il comune di Lacedonia che sta costruendo un terminal bus. Ancora: creare un servizio a chiamata per quanti, dai paesi che gravitano sul Calaggio, devono usufruire delle corse dei pullman già in esercizio.
Un’altra proposta potrebbe essere quella di favorire celeri spostamenti ragionando su una bretella a scorrimento veloce, realizzabile soltanto ammodernando strade già esistenti, come quella che da Calaggio porta a Bisaccia e da Bisaccia seguendo la provinciale giunge alla Fiera di Calitri, per poi imboccare la strada che conduce giù sull’Ofantina. Un modo per unire l’autostrada Napoli-Bari alla Salerno-Reggio Calabria.
Per fare ciò occorre ritornare alla pratica della vera politica, abbandonare i ragionamenti di consorteria.
Seguendo questo ragionamento e questa prospettiva impegnerò parte del tempo che dedico all’impegno politico per riaprire un necessario confronto in materia di trasporti. Spero in tempi brevi, con la collaborazione di altre persone, di promuovere una iniziativa dedicata a questo tema. Un focus capace di riannodare quel filo da tempo spezzato tra la politica e i territori».

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