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Tunnel, Centro Autismo, regolamenti e alloggi popolari: ad Avellino politici sconfitti, ci pensano i tecnici

AVELLINO – Lì dove non è arrivata l’Amministrazione Festa potrebbe arrivare ora la struttura commissariale prefettizia. Tunnel, Centro per l’Autismo, alloggi popolari che fanno acqua da tutte le parti a pochi giorni dalla consegna. Opere arrivate ad un passo dall’inaugurazione e poi improvvisamente impantanate senza una comprensibile spiegazione. Ora che alla guida di Palazzo di Città c’è una struttura commissariale prefettizia, molti di questi ostacoli potrebbero essere superati con maggiore agilità e alcune di queste opere potrebbero finalmente vedere “la luce”.

 

TUNNEL DI PIAZZA GARIBALDI

Non è escluso che lo si possa vedere aperto anche prima delle elezioni dell’8 e 9 giugno o quantomeno prima dell’insediamento del nuovo consiglio comunale. Il tunnel di piazza Garibaldi era arrivato ad un passo dall’inaugurazione, annunciata proprio nei giorni in cui stava esplodendo lo scandalo della maxi inchiesta sugli appalti. Poi il sindaco Festa si è dimesso (e pochi giorni dopo è stato anche ristretto agli arresti domiciliari), e tutto si è fermato di nuovo. Al suo posto, a palazzo di Città ci sono ora il commissario prefettizio Paolo D’Attilio e il sub commissario Rosanna Gamerra. E a quanto pare non sono rimasti fermi a gestire solo l’ordinaria amministrazione. La “pratica tunnel” non è stata riposta in un cassetto. Dagli uffici comunali trapela che stanno proseguendo anche in questi giorni le interlocuzioni con gli altri enti preposti alla concessione delle ultime autorizzazioni. Da verificare ci sono, innanzitutto, le condizioni di sicurezza della struttura. Il tunnel baipassa il centro città, passando al di sotto di piazza Garibaldi e piazza Libertà, sbucando in via San Leonardo, accanto il ponte della Ferriera: circa 500 metri di sottopasso per i quali vanno garantiti la tenuta idraulica (in caso di pioggia) e le corsie di emergenza per i mezzi di soccorso in caso di incidenti. Se questi controlli non dovessero dare l’esito sperato, si procederà con gli adeguamenti: ma visto che il grosso dei lavori è stato già fatto, non dovrebbe essere necessario molto tempo.

 

CENTRO PER L’AUTISMO

L’ultimo atto prodotto dalla giunta Festa è stata un’ordinanza del 26 ottobre scorso con la quale il Centro costruito a Valle veniva data in gestione all’università Humanitas. Ma da quel momento non è accaduto nulla. I cancelli non si sono mai aperti. Forse anche perché è tutta ancora da risolvere la questione relativa alla proprietà del terreno sul quale il Centro è stato costruito. E poi l’università potrebbe garantire solo una funzione di ricerca, ma poco potrebbe fare sul fronte della somministrazione di terapie ai singoli pazienti (e in provincia di Avellino c’è un bacino di oltre 650 persone affette da questa patologia). Per i trattamenti terapici bisognerebbe avviare invece un parallelo percorso sanitario, e quindi con il diretto coinvolgimento dell’Asl (un percorso al quale si era opposto l’ex sindaco Festa). A questo punto si rimette in discussione quella delibera del 26 ottobre 2023, che potrebbe essere addirittura annullata, lasciando quindi spazio per una nuova riapertura del dialogo con l’Azienda sanitaria locale.

 

REGOLAMENTI COMUNALI E TRASPARENZA DELL’ALBO PRETORIO

Qui il lavoro della commissione prefettizia è abbastanza arduo: ci sono da rivedere i regolamenti di diversi settori amministrativi (per esempio uno è quello che disciplina le assegnazioni degli alloggi popolari). E dovrà mettere mano anche alla trasparenza dell’albo pretorio: attualmente una delibera viene pubblicata sul sito istituzionale del Comune e resta visibile per 15 giorni. Poi scompare. Non è più disponibile. Un fatto quantomeno anomalo se si parla, appunto, di trasparenza. La cosiddetta “casa di vetro degli avellinesi” ha bisogno di un massiccio intervento di ripulitura. Dopo i canonici 15 giorni di pubblicazione online si potrebbe spostare quella determinata delibera in un’altra sezione dell’albo pretorio, magari con degli “omissis”, ma sempre consultabile dai cittadini. Cosa che oggi non accade.

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