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Vaiolo delle scimmie, mobilitati i poli specialistici in Campania

Inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Paolo, 5 Maggio 2022.ANSA/MATTEO CORNER

Vaiolo delle scimmie, le strutture sanitarie in Campania mobilitate, come in tutte le regioni italiane. In particolare, i poli specialistici in malattie infettive sono allertati, in caso di cambiamento del quadro, che al momento non si presenta di emergenza, ma di grande attenzione.

Intanto perché il virus del vaiolo delle scimmie (mpox, precedentemente denominato monkeypox) continua a mutare. Un ceppo molto aggressivo dell’agente patogeno, la variante Clade I, ha acquisito infatti un’elevata capacità di trasmettersi da uomo a uomo attraverso i rapporti sessuali, con il contatto pelle a pelle e con oggetti o superfici non disinfettate.

“La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo, poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”.
È quanto dichiara Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, come si legge su tuttosanità.com

“Il Ministero della Salute – aggiunge – ha attivato i canali operativi con AIFA e ISS per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale. La scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre – conclude Campitiello – è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il Ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

Il 15 agosto la Svezia ha  annunciato il primo contagio importato al di fuori dell’Africa. Le probabilità di contrarre il virus sono più alte per chi si reca in Paesi del continente africano, tra cui Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Uganda, Kenya, Ruanda, Repubblica Centro Africana e Repubblica del Congo, tutti interessati dalla variante Clade 1b.

Come si manifesta: l’eruzione cutanea può attraversare diversi stadi e può avere l’aspetto di brufoli o vesciche. Altri sintomi possono includere febbre, mal di testa, brividi, debolezza fisica, gonfiore dei linfonodi, dolori muscolari o alla schiena e/o sintomi respiratori, secondo le autorità sanitarie europee e statunitensi.

 

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