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VIDEO- Giordano pretende verifica politica immediata. E Preziosi: subito azzeramento della giunta e un programma a termine

 

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Della condizione di degrado in cui versa la città di Avellino, i gruppi consiliari di minoranza del Comune di Avellino ne hanno parlato più volte.
Eppure sembra che per la maggioranza del sindaco Paolo Foti la misura non sia mai colpa.
E così il consigliere in quota Sel, Giancarlo Giordano, ha chiamato al confronto pubblico, questo pomeriggio al Circolo della Stampa, per denunciare per l’ennesima volta quanto accade tra le stanze di Palazzo di città.
"Gli ultimi schiaffi agli avellinesi, per Giordano sono stati sbattuti in faccia alla comunità dopo la "messa all’asta" della Dogana e l’ufficializzazione, questa mattina in sede di Conferenza dei capigruppo, del passaggio dei due nuovi gruppi autonomi (quelli che fanno capo a Festa e alla D’Amelio(LEGGI QUI) tra i banchi dell’opposizione.

Sempre in quella sede è stata chiesta la convocazione urgente di un Consiglio comunale per avviare una verifica politica e capire se il Sindaco ha ancora i numeri per governare.
"Un Consiglio che pretendiamo si svolga entro e non oltre i prossimi 10 giorni- dice con fermezza Giordano- Il sindaco si faccia un giorno in meno di mare e venga in aula. Non accettiamo che trascinino tutto a dopo ferragosto o, peggio ancora, a settembre.
Questa squallida vicenda politica non può più avere deroghe: il tempo non è una variabile dipendente dai loro accordicchi".
Accordicchi ai quali, Giordano ribadisce di non essere diposto nè a partecipare nè ad assistere: "Pretendiamo che democraticamente vengano in Consiglio e palesino le loro posizioni e, conseguenzialmente, il sindaco dichiari cosa intende fare per il futuro della città".

A portare un contributo interessante al confronto, anche il consigliere Dino Preziosi. "Il Sindaco presenti 4, 5 cose serie che intende fare ( e che riesca a fare) entro un tempo limitato. Parallelamente azzeri la giunta e mette su quelle poltrone persone davvero competenti perché chi c’è ad oggi ha dimostrato di non valere".
La vicenda della Dogana per Preziosi, come prima di lui per Giordano, consegna tutta la cifra del modo di amministrare la città di Avellino.
Ricordando come "Foti e Luca Cipriano ebbero l’ardire di fotografarsi su manifesti 3X6 con tanto di lucchetto alla Dogana", il consigliere passa poi ad elencare le sue numerose, quanto inascoltate, battaglie in Consiglio comunale dall’abusivismo, ai piani di zona sociale, all’Isochimica.

La preoccupazione maggiore, per Preziosi, resta l’indifferenza dei cittadini, lo stato agonizzante della comunità. Di qui la disponibilità a fare qualcosa affinché Avellino non muoia.
"Altrimenti- aggiunge- noi non ci siamo mai tirati indietro per la sfiducia. Stento a credere, tuttavia, che chi oggi vuole affiancarsi a noi nei banchi della minoranza, abbia la dignità e la coerenza politica di firmare quel documento".

Al dibattito, tra i vari interventi, anche quello del consigliere di "Irpinia di Base", Nino Montanile il quale, passato in maggioranza con Enza Ambrosone, dopo pochi mesi ha dovuto certificare l’impossibilità di un’azione amministrativa efficiente tanto che sia lui che l’ex membro dell’Udc, non hanno partecipato al voto sul bilancio nell’ultima assise.

Montanile ammette che un ritorno all’opposizione "mi sembrerebbe un atteggiamento un poco equivoco. Tuttavia il nostro obiettivo, con la nascita di "Irpinia di base", era quello di confluire nel Pd e in un progetto di sviluppo ambizioso per la città".
Si farà sintesi in virtù dell’evolersi degli eventi politici, aggiunge Montanile ma ciò che gli preme sottolineare è che "quel percorso di ingresso nel Pd l’abbiamo portato a termine e non siamo più disponibili al confronto".

 

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