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Volturara Irpina, festa del fagiolo quarantino ridotta: colpa dei fondi di coesione

Anche l’appuntamento con il fagiolo quarantino di Volturara Irpina cade sotto i colpi dei mancati fondi ci coesione in Campania. Un’altra “vittima”, dopo l’annullamento dell’edizione 2024 dello ‘Sponz Fest’ di Calitri: a fare le spese del mancato accordo tra Governo e Regione sulla gestione delle risorse questa volta è l’evento di promozione di un prodotto di eccellenza come il fagiolo quarantino, inserito nel 2019 tra i presidi Slow Food e diventato negli ultimi dieci anni volano di sviluppo per numerose aziende agricole di Volturara Irpina. La indisponibilità del finanziamento regionale, che ammonta a circa 20mila euro, ha indotto le associazioni impegnate nell’organizzazione, il Sindaco e l’Amministrazione comunale a ridurre la durata della manifestazione da sei giorni ad un solo fine settimana.

“La valorizzazione del ‘Quarantino’ – spiega Marino Sarno – non solo ne ha aumentato la domanda e il valore, che è passato da 3 a 12 euro al chilo, ma ha innescato un meccanismo virtuoso che ha permesso alla nostra realtà di essere conosciuta, portando qui tante persone desiderose di trascorrere qualche giorno di riposo. Proprio in ragione di queste presenze, ci siamo dotati delle prime vie ferrate e di arrampicata riconosciute in Campania, di numerose strutture sportive, di aree attrezzate e maneggi che oggi sono frequentati da migliaia di persone. A loro volta, queste tengono in piedi ristoranti, agriturismi, attività casearie e attività commerciali. Tutte realtà che, altrimenti, considerato lo spopolamento in atto delle aree interne, sarebbero state costrette a chiudere i battenti, mentre oggi possono tramandare la loro arte alle nuove generazioni, impedendo che facciano le valigie per trasferirsi al Nord o all’estero.”

“Abbiamo dovuto fare uno sforzo enorme – prosegue Sarno –  per assicurare quello che, comunque, sarà un grande evento, anche se ridotto a soli tre giorni. Anche quest’anno i ristoratori prepareranno e offriranno i nostri prodotti di eccellenza, tra visite guidate, convegni e musica tradizionale. Lo sforzo è stato fatto perché intendiamo ribadire che la promozione dei nostri prodotti autoctoni è servita e servirà a imprimere un vero rilancio all’economia agricola della zona.”

Lo scorso mese di febbraio la manifestazione di promozione del ‘Quarantino’ era stata indicata dalla Premier, Giorgia Meloni, come esempio di cattivo uso dei fondi di coesione determinando una polemica con il Governatore. Sarno replicò con una lettera aperta al Presidente del Consiglio, evidenziando come grazie a quell’attività di valorizzazione e promozione Volturara Irpina ha avuto la possibilità di crescere in termini di sviluppo e di occupazione e di diventare, in quanto a presenze turistiche, una delle realtà più gettonate delle aree interne della Campania.

In conclusione, Sarno esprime l’auspicio che le istituzioni del nostro Paese acquisiscano una maggiore consapevolezza degli sforzi che vengono fatti sul territorio da chi è impegnato concretamente per evitare lo spopolamento delle aree interne. “Spero che coloro che hanno responsabilità di governo, a tutti i livelli, possano venire qui a toccare con mano il lavoro fatto in sinergia da amministratori locali e associazioni che – chiude Sarno – hanno dimostrato con i fatti di avere a cuore il futuro del nostro paese e della nostra Irpinia.”

 

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