E’ quasi scontato che la Corte costituzionale il 9 aprile boccerà il terzo mandato. Ma comunque vada il governatore Vincenzo De Luca farà un passo di lato verso il centrosinistra.
Anche se la Consulta dicesse sì al terzo mandato, per De Luca, una corsa in solitaria, da protagonista, o magari, nel caso in cui la Corte costituzionale glielo impedisse, mettendo un suo fedelissimo candidato alla presidenza della Regione, significherebbe regalare la vittoria ad un centrodestra che, almeno oggi, pare avere poche chance.
Sarebbe irragionevole, controproducente per il governatore affondare il centrosinistra.
E allora, il candidato a presidente della Regione potrebbe spettare ai 5stelle: se non sarà l’ex ministro Sergio Costa allora l’ex presidente della Camera, Roberto Fico. Qualcun altro dice invece il magistrato napoletano Raffaele Cantone.
Il modello è il Campo Largo di Napoli, che mette insieme l’armamentario del centrosinistra: da Sinistra Italiana ai 5stelle passando per i renziani di Italia Viva e gli “azionisti” di Carlo Calenda, e civici di varia natura. Il tutto con la benedizione di De Luca.
Che ormai da un pezzo ha iniziato la campagna elettorale, gode di una indiscussa popolarità e sta assemblando le liste: potrebbero essere due, se non tre.
Il governatore vuole fare il pieno: l’obiettivo è battere il Pd, superando il 20 per cento dei consensi, battere la segretaria nazionale pd Elly Shlein, senza affondare gli alleati, intestarsi la guida del Pd regionale, assediando i vertici romani e soprattutto tornando leader, o meglio regista a Palazzo di Santa Lucia, riconquistando intanto la Provincia di Salerno e facendosi poi eleggere sindaco a Salerno. Alle Regionali, a De Luca basta un solo voto in più dei dem per far saltare il banco.