Il Seminario GIURISDIZIONE E CULTURA DELLA LEGALITA’, organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ 80esimo anniversario della nascita della Democrazia Cristiana insieme all’Istituto Luigi Sturzo, nell’ambito del ciclo di studi e convegni sull’80° anniversario della nascita della Democrazia Cristiana, che si terrà il 17 ottobre, alle ore 17.00 all’ Istituto Sturzo, Via delle Coppelle, 35 a Roma, rappresenta un evento di grande rilevanza storico-politica.
La riflessione si concentrerà su uno dei temi più importanti della politica e del diritto contemporaneo: la giustizia e la necessità di una cultura del confronto, per promuovere le riforme indispensabili al suo funzionamento.
La Democrazia Cristiana (DC) ha avuto un ruolo centrale nella storia della Repubblica Italiana. Fondata nel 1943, la DC fu il partito egemone della politica italiana, per circa quattro decenni, sino alla sua dissoluzione negli anni ’90, a seguito delle inchieste di Tangentopoli. Questo anniversario, dunque, non è solo una commemorazione storica, ma anche un’occasione, per riflettere sul lascito politico e istituzionale di un partito, che ha influenzato profondamente la democrazia e le istituzioni italiane.
Il Seminario, presieduto dal professor Ortensio Zecchino, evidenzia l’intenzione di non limitarsi alla celebrazione nostalgica, ma di proporre una riflessione concreta sui temi attuali della giustizia. La presenza di personalità giuridiche e politiche di rilievo, come Edmondo Bruti Liberati, Gherardo Colombo, Giuseppe Gargani e Cesare Salvi, testimonia la volontà di analizzare l’evoluzione del sistema giudiziario italiano, in un momento in cui il dibattito su riforme istituzionali, separazione dei poteri e indipendenza della magistratura è particolarmente acceso.
L’evento, moderato da Francesco Verderami, punta, dunque, a favorire un confronto di alto livello, su un tema strategico per la stabilità e la qualità della democrazia italiana. Le riforme della giustizia sono state spesso al centro del dibattito politico, in particolare per la lentezza dei processi, le disfunzioni burocratiche e il ruolo delicato del rapporto tra politica e magistratura. Personalità come Gherardo Colombo, ex magistrato di “Mani Pulite”, offrono una prospettiva storica e critica, su come le istituzioni giudiziarie abbiano influenzato gli equilibri del potere in Italia, soprattutto durante la fase di transizione post-Tangentopoli.
La scelta di mettere la giustizia al centro di questo convegno richiama una delle questioni più fondanti, per il futuro del Paese. Il sistema giudiziario italiano ha bisogno di riforme che ne aumentino l’efficienza, ma che allo stesso tempo ne preservino l’indipendenza, evitando ingerenze politiche. A questo riguardo, il Seminario si propone come una piattaforma di dialogo su come bilanciare queste esigenze, riunendo voci, che spaziano dall’ambito giuridico a quello politico.
Rosa Bianco e Fiore Carullo