Quarto comizio, ieri sera, per la lista Solofra Libera, che in piazza Umberto I, ha respinto con fermezza le accuse del primo cittadino uscente Nicola Moretti. Dal palco la compagine di Antonello D’Urso ha replicato agli attacchi degli avversari, non sottraendosi al confronto coni cittadini su nessun tema. Al centro della querelle tra le due opposte fazioni anche la sentenza emessa dal Consiglio di Stato, che ha stabilito il ritorno alle urne il 17 e 18 settembre in due sezioni della cittadina conciaria.
Una pronuncia quella dell’organo amministrativo su cui il candidato alla carica di consigliere, l’avvocato Antonio Marchesano, ha voluto fare chiarezza nel suo intervento al comizio di ieri sera. “E’un dato di fatto che la giustizia amministrativa abbia certificato che in due sezioni, la 3 e la 5, il voto sia stato irregolare. Nella sezione 3 non c’è stata corrispondenza – spiega Marchesano – tra schede votate e gli elettori presenti negli elenchi elettorali. Nella sezione 5 non vi è stata corrispondenza tra le schede scrutinate e gli elettori votanti. Queste irregolarità sono gravi perchè incidono sull’affidabilità del risultato finale. In parole povere significa che non conosciamo la lista che ha vinto alle scorse elezioni. Addirittura ci accusano perchè abbiamo fatto ricorso al Tar che non dovevamo andare in consiglio comunale. E quindi avremmo dovuto girarci dall’altra parte, come è stato fatto negli ultimi 30 anni? Volevano che dovesse andare tutta la città? Si dimettevano tutti e sarebbe stata chiamata al voto tutta la cittadinanza. Una cosa giusta l’ha detta Moretti quando ha asserito che il paese è fermo. Ma non è una condizione innescata dall’insediamento del commissario, ma da tutto ciò, che non è stato fatto in questo anno, in cui hanno governato”.
Per l’ingegnere Salvatore Petrone è arrivato il momento per Solofra di voltare pagina. “Non si è arrestata in questa città la voglia di cambiamento e di rinnovamento di una classe dirigente stanca e senza idee. E’ necessario ora per la nostra città amministrare la cosa pubblica- Sottolinea Petrone – con una classe politica nuova, con competenza, trasparenza e democrazia. Qualcuno ha detto che la politica è mantenere la parola data. La nostra parola sarà per una Solofra libera. Una città che interessi degli immobili comunali con piani di manutenzione certi, strade e marciapiedi con un lavoro costante e realizzato ad arte. La Solofra che immaginiamo si interessa dell’ospedale pubblico perduto e di una pace sociale che tutti perseguiamo. Ma più le frazioni saranno abbandonate a se stesse, che vivono tuttora nel degrado e nell’incuria”.
A sostenere ieri sera, in piazza, il candidato di Solofra Libera anche il sindaco di Chiusano e coordinatore Provinciale di FI Carmine De Angelis “non in veste di primo cittadino e di consigliere della Presidenza del Consiglio per il Pnrr, ma come amico di Solofra e dei solofrani”. Una vicinanza quella di De Angelis ad un gruppo di “tante persone libere ed indipendenti, pulite e giovani, non anagraficamente, ma nel cuore e nella mente”. “Chi vi parla non parla a nome di un sindaco di un piccolo paese che- sottolinea il primo cittadino di Chiusano – si accontenta di una nomina per governare una società di servizi. Chi vi parla ha il diritto e l’obbligo di dire la verità. In questo anno abbiamo passato un primo tempo del gioco democratico. Il tempo del ripristino delle regole democratiche che tanto venivano sbugiardate. Addirittura dicevano che i ricorsi sarebbero stati respinti e che la giustizia amministrativa, invece. ha voluto ribadire con una sentenza opposta a quanto pronosticavano. Chi vi parla è contento di ritornare a Solofra per giocare il secondo tempo di una democrazia che ci vedrà vincitori. Chi vi parla non vuole riportare a Solofra una politica con padrini e padroni. Chi vi parla vuole che D’Urso e la sua lista sia libera da padrini e padroni e cioè non con una nomina del sindaco di Montemarano alla presidenza di ente di servizio o con consulenze date ad tecnici provenienti da altri comuni. Solofra ha menti, capacità e professionalità capaci di poter amministrare e di poter ricoprire certi ruoli. Solofra ha tante eccellenze da valorizzare che possono garantirvi di non dover accettare diktat da nessuno”.
Infine a sorpresa De Angelis promuove a metà l’amministrazione Vignola sull’impegno messo ad intercettare i fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. “Gli 11 progetti del PNRR finanziati sono tutti della precedente amministrazione. Nessuno di questi è stato finanziato dalla giunta Moretti.In verità undici sono pochi rispetto ai 51 ottenuti dal mio Comune. Però va riconosciuto lo sforzo fatto dalla amministrazione guidata da Vignola. Mentre nulla è stato fatto in un anno dall’amministrazione Moretti. Due bandi del Pnrr usciti in questo anno, a cui l’amministrazione comunale non ha partecipato. Quindi nessun finanziamento per Solofra”.
Infine a chiudere il comizio della lcompagine Solofra Libera il candidato alla fascia tricolore D’Urso. “Non solo ho il casellario giudiziario pulito, ma anche quello della moralità a differenza di continua a illudere questa città con promesse e bugie. Noi non ci siamo sottratti dai confronti in radio e in pubblico perchè abbiamo il coraggio della verità. Come dice qualcuno, i fatti sono i fatti e le bugie sono bugie. E noi la verità la certifichiamo con i video. Noi abbiamo dimostrato di parlare di programmi e progetti alla città, perchè abbiamo una visione totale del territorio. Da Moretti è arrivato il solito processo di piazza, ma dimentica che nella sua lista c’è qualcuno che è in attesa di giudizio per peculato. E io non ho mai calcato la mano nemmeno in consiglio comunale, perchè sono un garantista e credo nella giustizia”.
“Solofra ha una realtà complessa con comuni limitrofi che crescono, mentre noi rimaniamo al palo da anni dal punto di vista piano urbanistico, ma soprattutto dei servizi. “Noi siamo consapevoli che la priorità della nostra azione debba portare allo sviluppo e alla ripresa occupazionale del nostro territorio. E per realizzare questo progetto non è più rinviabile la diversificazione del distretto industriale. E noi a differenza di chi – conclude D’Urso – sottrare dal confronto, abbiamo voglia di confrontarci in modo libero per trovare soluzioni significative e prospettive per lo sviluppo del nostro territorio”.