“Ennesimo allagamento a Celzi. L’amministrazione Olivieri ha ereditato ingenti finanziamenti per il dissesto idrogeologico. Nello specifico, dovevano essere aggiudicati lavori per 5 milioni di euro entro il 2022. Invece, dalle ultime dichiarazioni rilasciate dall’assessore
Lima e dal Sindaco, veniamo a conoscenza che tali lavori saranno effettuati a partire da novembre 2023, nei mesi più piovosi dell’anno. Il Sindaco ha definito “intollerabile”
l’ultimo allagamento, ha per caso dimenticato di possedere tale carica, da circa 5 anni.
E’ intollerabile, invece, quanto sta facendo. Pertanto possiamo affermare, senza dovere di smentita, che gli ultimi danni alluvionali, sono dovuti anche ai ritardi sopra citati. Qualora si fosse proceduto, fin da subito con gli interventi, sicuramente le criticità sarebbero state di entità minore. Si poteva evitare o almeno tentare, per l’ennesima volta, che le solite famiglie, avessero di nuovo ingenti danni. Per giunta, gli allagamenti si sono verificati in zone anche meno esposte rispetto alle alluvioni passate e ci riferiamo alle abitazioni della provinciale SS88, di via Campitelli, di via Carpini, di via Forino e come sempre, via San Nicola. A nostro giudizio, è evidente e palese, l’inefficienza dell’amministrazione comunale. Nulla è stato fatto in questi 2 anni ed è gravissimo il non aver coinvolto gli enti sovracomunali, almeno per la pulizia delle vasche, come già fatto negli anni passati. Se gli uffici sono in sofferenza, come si evidenzia dai ritardi, perché non interagire con altri enti? Perché non coinvolgere la Regione Campania e il Genio Civile di Avellino? La risposta è da ricercare nel codice degli appalti: non si può procedere ad aggiudicare lavori, di ingenti somme, con procedure di affidamenti diretti o gare ad inviti, ma bisogna predisporre procedure aperte e in alcuni casi anche europee. Ma tutto ciò, come è evidente a tutti, non è nel “costume morale” dell’amministrazione Olivieri. Nel merito, possiamo affermare che Forino è diventato il fanalino di coda della nostra provincia. Questa maggioranza consiliare, votata solo da una minoranza di elettori, non ha nessuna visione per il nostro paese. Gestisce la cosa pubblica, mortificando ingiustificatamente le opposizioni tutte e di conseguenza mostrandosi arrogante verso i cittadini. Ultimo evento, la scelta di effettuare
il consiglio comunale monotematico sul dissesto idrogeologico a Palazzo Caracciolo e non a Celzi, in piazza tra la gente. Questo dimostra la loro lontananza dai veri problemi di Forino. Nel merito, possiamo affermare che i nostri centri storici sono sporchi e abbandonati al loro destino, che Palazzo Marconi giace in completo abbandono, che del Palazzo ex ECA non sanno che farne, che Palazzo Rossi è chiuso senza un perché, che l’ex edificio scolastico
A. Padiglione è in totale degrado e potremmo continuare fino all’ incuria del cimitero.
Per non parlare delle aree di accoglienza, ex prefabbricati di Forino, Celzi e Petruro, nessuna idea di sviluppo, nessuna idea di valorizzazione. Siamo diventati il paese delle cronache giornalistiche. Addirittura, durante l’ultimo evento alluvionale, ci sono state
infiltrazioni d’acqua all’interno del Municipio a tal punto da sospendere i servizi comunali
al piano terra. E pensare che dovrebbe essere il Centro Operativo Comunale che in caso
di emergenza sul territorio si attiva per coordinare le attività di soccorso. E’ inutile sottolineare le condizioni vergognose delle strade comunali, in particolare Via Roma con
i suoi lunghi tempi di percorrenza. Per non parlare di parcheggi e di mobilità. Forino è
allo sbando. Basta gestire la cosa pubblica, come se fosse un’associazione “degustativa”.
A molti, ai tanti, sembra che il comune di Forino sia gestito da una cerchia ristretta, da quattro amichetti e due sodali. Qualcuno afferma, che il tutto si riconduce ad “una gestione familistica”. Ricordiamo a noi stessi e a tutti i forinesi che durante la campagna elettorale, l’attuale Sindaco Olivieri e il cognato Laudati, hanno più volte dichiarato, di non avere interessi politici, che la politica non serve a niente e che mai se ne sarebbero serviti. Prendiamo atto e diamo notizia che il Sindaco Olivieri si è iscritto al Partito Democratico. Prendiamo atto che per il presunto “bene del paese” il trasformismo ha colpito ancora. Pensate, si è candidato alle provinciali con una lista civica di destra, ma poi con un colpo
di opportunismo personale, con una gigantesca piroetta, si colloca nel centro sinistra.
“Un classico trasformista del nuovo millennio”, direbbe qualcuno. Durante i consigli comunali, più volte Olivieri, prende le distanze dalle passate amministrazioni e si nega
al confronto. Ci teniamo a sottolineare con forza, che tutti i sindaci che si sono susseguiti negli anni passati, erano professionisti prestati alla politica che con passione e dedizione ricoprivano il proprio ruolo istituzionale. E pensare che da ragazzo, il Sindaco, lottava
i presunti professionisti della politica, per poi diventarne un “mestierante”, profumatamente pagato. Come diceva un grande statista irpino, “se la politica è pensiero può essere eterna, se è professione deve essere breve”. Speriamo di chiudere quanto prima questa parentesi che sta letteralmente umiliando Forino”.