L’unione dei comuni come unica strada possibile per rilanciare lo sviluppo dei territori. E’ il senso del confronto sul volume di Luigi Famiglietti, professore di diritto degli enti locali presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, “Università per le aree interne”, presentato ieri mattina presso la sala consiliare di Summonte, nell’ambito della rassegna “Sentieri Mediterranei”. Un dibattito, moderato dal direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, alla presenza del sindaco di Summonte Ivo Capone, del sindaco di Sant’Angelo all’Esca Carmine Di Fazio, del sindaco di Baiano Enrico Montanaro, del task manager Anci Francesco Minchillo. Famiglietti ha posto l’accento sul ruolo decisivo che può svolgere l’unione dei comuni per affrontare criticità dei territori, migliorare la qualità dei servizi e superare le difficoltà burocratiche che caratterizzano qualsiasi progettualità. Un’indagine attenta rivolta ai nuovi modelli di partenariato istituzionale, necessari per orientare la formazione, la ricerca, lo sviluppo economico e sociale a vantaggio delle realtà del territorio. Punto di partenza del volume la ricerca portata avanti dagli studenti del corso di Diritto degli Enti Locali (Anno Accademico ’19-’20) dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e ha coinvolto gli amministratori locali, a partire dai sindaci, dei comuni inseriti nell’Area Interna “Valle di Comino” in provincia di Frosinone. Una soluzione, quella dell’unione dei comuni, che convince anche i sindaci, i primi cittadini hanno ribadito come l’unione sia da preferire alla fusione poichè mantiene inalterata l’identità dei territori. Festa ha sottolineato come si fatichi ancora a promuovere unioni dei comuni, in virtà dei campanilismi che ancora condizionano la vita amministrativa dei paesi ma “diventano uno strumento importantissimo per ripartire”
