Dopo Roma, Napoli e Milano, toccherà ad Avellino presentare “Il liberalismo perduto”.
Lunedì 16 Ottobre, alle ore 18.30, al Circolo della Stampa, Enzo D’Anna – ex parlamentare e già presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi – analizzerà le circostanze che hanno condotto il Paese Italia a stanziarsi in un perenne limbo fatto di malcelati conati socialisti e simultanei auspici di libero mercato.
Uno Stato ancora troppo invadente, insomma, che dovrebbe invece agire “nella giusta misura, garantendo una presenza minima, discreta e soprattutto efficiente nell’esistenza dei cittadini, evitando di intaccarne quei diritti intangibili di cui essi, fino a prova contraria, sono depositari”.
Secondo Enzo D’Anna, per diventare un Paese davvero liberale, lo Stato dovrebbe evitare di assumere poteri e prerogative considerate di diritto tra le sacrosante libertà di ogni cittadino.
Nella propria opera, D’Anna affronta, poi, la questione dei pregiudizi che spesso nascono dall’ignoranza: “la società in cui viviamo è fluida, veloce, a tratti irriflessiva, emotiva. Il nostro è un mondo in cui va perdendosi l’abitudine al ragionamento”. Ciò che ne consegue è il ‘qualunquismo’, ovvero l’idea che si possano avere risposte semplici a problemi complessi, una cultura nonché un panorama informativo non appreso mediante lo studio e l’approfondimento ma attraverso il bombardamento continuo e costante di notizie che ci giungono dai social.
All’evento, interverranno il prof. Sergio Barile, il presidente dell’associazione metapolitica Primavera Meridionale Sabino Morano, l’ex ministro Mario Landolfi e l’on. Gianfranco Rotondi; modererà il dott. Massimo Antonio Bimonte.
Concluderà l’Autore.