“Con il convegno di oggi abbiamo messo al centro del dibattito regionale e nazionale una malattia che colpisce nel nostro Paese almeno 2 milioni di persone. Abbiamo ascoltato il parere dei rappresentanti delle istituzioni, professori ed esponenti delle associazioni per lanciare un messaggio al governo affinché riconosca la fibromialgia come patologia invalidante”: lo ha detto Michele Cammarano consigliere regionale e presidente della commissione Aree interne a margine del convegno “La Fibromialgia: la malattia invisibile”, a cui hanno partecipato il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa, il consigliere regionale Luigi Abbate, la consigliera regionale Roberta Gaeta, la già senatrice Felicia Gaudiano, il professore Stefano Coaccioli, il professore David Topini, Carminuccia Marcarelli referente dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica e Francesco Piccerillo presidente dell’Associazione fibromialgici Libellula Libera APS.
“Parliamo di una malattia fortemente invalidante che non è riconosciuta dallo Stato e non è inserita nell’elenco dei livelli essenziali di assistenza. A livello parlamentare ho depositato un progetto di legge firmato da tutto l’arco costituzionale che attende di essere discusso. Il mio invito alla Regione Campania è di seguire l’esempio di altre 6 regioni in Italia e di approvare presto una legge regionale che aiuti i fibromialgici. Dobbiamo portare avanti una battaglia politica senza appartenenze perché è in gioco il diritto alla salute dei cittadini”: a dirlo è il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa.
Mentre Felicia Gaudiano, già senatrice del Movimento 5 Stelle, ha detto:”La fibromialgia è una patologia che non tutti conoscono e il problema è proprio questo, la mancanza di ascolto che non ci consente di dare una risposta alla diagnosi. Il disegno di legge che in qualità di senatrice ho presentato nella precedente legislatura oggi è portato avanti con grande determinazione dal vicepresidente della Camera Sergio Costa. Mi auguro che il Parlamento cambi passo e provveda finalmente alla sua approvazione”.
“La nostra legge regionale è stata bloccata dall’ufficio legislativo perché cozzava con l’articolo della Costituzione che demandava al ministero della Salute il riconoscimento di patologie invalidanti. Riconoscere una sindrome del genere equivale ad una spesa per lo Stato ma la politica deve essere in grado guardare all’articolo 32 della nostra Costituzione come un diritto fondamentale piuttosto che come un’erogazione di servizi”: così il consigliere regionale Luigi Abbate, proponente in Consiglio regionale della Campania di una proposta di legge sulla fibromialgia.