Si è tenuta, stamattina, presso il ristorante Oasi di Ariano Irpino, il locale al centro dell’inchiesta della Procura di Benevento sull’intossicazione alimentare che ha portato al decesso di Gerardina Corsano e al malore del marito Angelo Meninno. In attesa dei risultati ufficiali da Roma dell’Istituto Superiore della Sanità, l’avvocato Guerino Gazzella ha ripercorso la vicenda giudiziaria che aveva portato all’emissione di tre avvisi di garanzia firmati dalla Procura di Benevento per i due titolari della pizzeria e per un medico dell’ospedale Frangipane.
“L’Oasi, con una storia decennale alle spalle non c’entra nulla con il dramma che ha colpito i coniugi Meninno Corsano”, ha spiegato Gazzella . L’intera struttura è completamente dissequestrata e riaprirà stasera al pubblico. Ora c’è la voglia di ricominciare e archiviare questa brutta pagina. Gli organi inquirenti faranno emergere la verità e che speriamo venga fuori il prima possibile nell’incrocio di quelli che sono gli esami fatti sul marito della vittima”.
Al tavolo della conferenza anche il presidente cuochi irpini, Luigi Vitiello che ha portato la sua vicinanza e solidarietà a Pina e Luigi, titolari della pizzeria. Presente anche la chiesa con il vicario della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia monsignor Antonio Blundo.