La vertenza dei 54 lavoratori della depurazione irpina, che si era fermata per la pausa festiva, ritorna. E, sembra, ancora più aspra di prima. È proprio di questa mattina, infatti, un comunicato congiunto di Fismic, Uilm e Fiom, in cui vengono fuori alcuni, e altri, aspetti della vicenda che vede coinvolte Asi e Asidep.”Dopo una attenta verifica interna ad Asidep-scrivono i sindacati-, oltre ai mancati pagamenti ai dipendenti, si è scoperta una evasione contributiva di oltre due milioni di euro”.
Un fatto, evidentemente, abbastanza grave e per questo le organizzazioni sindacali sono pronte a denunciarlo a Inps e Ispettorato del Lavoro di Avellino. Giuseppe Zaolino, Gaetano Altieri e Giuseppe Morsa, i tre segretari provinciali, si chiedono, così come gli stessi lavoratori che sono stati presi in giro da promesse mai mantenute,”come sia possibile che, società pubbliche che dovrebbero osservare più di altri le regole, si macchino di reati così evidenti e possano restare impuniti”?. E mettono in evidenza un diverso trattamento tra lavoratori Asi e Asidep: i primi, dodici, avevano chiesto al presidente, Pasquale Pisano, di essere regolarizzati,”e furono subito accontentati”, mentre, per i 54 dipendenti”sta avvenendo diversamente”. La cosa che più preoccupa i sindacati è che”la società evade, da oltre tre anni, i contributi all’Inps di Avellino e intanto si appresta a chiudere anche la cassa integrazione mentre si trova in liquidazione”. E ancora:”Come è possibile che, tutto questo, accada tra l’indifferenza delle istituzioni”?. Sono pronte, quindi, denunce da recapitare ai direttori provinciali di Inps e Itl, e una nota al Giudice delegato del fallimento Cgs, da cui appunto provengono i 54 lavoratori Asidep, per far conoscere, e rendere più evidente, se ce fosse ancora bisogno,la questione. Per Fiom, Uilm e Fismic la depurazione irpina ha bisogno di ben altro:”un progetto di rilancio e non di toppe che non risolvono la questione”. Chi sarà chiamato a sostituire Pisano, è questo che chiedono in definitiva i sindacati,”dovrà partire con il proposito di offrire servizi che vadano oltre la depurazione, utilizzando al meglio la professionalità dei 54 dipendenti”. Chiedono, infine, chiarezza” e ci stiamo adoperando per farla su tutta questa problematica-si legge nel comunicato- e andremo avanti determinati per difendere il lavoro dei lavoratori dell’Asidep e la legalità che, in questa provincia, fa fatica ad essere praticata”.