Ariano Irpino – La protesta degli agricoltori deve riguardare tutti i settori, ed ogni cittadino. E infatti stanno aumentando le iniziative per rendere partecipi tutti. Ieri sera c’è stato un incontro di zona tra gli agricoltori presso località Cervo di Ariano. Ha partecipato il delegato del Comune ed è emersa la volontà di conoscere le scelte che riguardano il futuro del mondo agricolo per indirizzare le future generazioni.
Si chiede la risoluzione dei tanti problemi che affliggono il settore e, «soltanto se uniti – si legge in un comunicato degli agricoltori – e convinti delle azioni poste in campo si può vincere». Toccante l’intervento di Padre Paolo, parroco della zona. «A volte si ha paura di affrontare le situazioni perché non si conosce il proprio valore». Ed ha aggiunto che oggi il valore di un agricoltore è superiore a quello di altri. Altri a fine carriera cessano di essere quello che sono stati, mentre un agricoltore tramanda il suo sapere.
IL delegato del Comune, il consigliere Gianbattista Capozzi, ha ribadito il concetto espresso in Consiglio comunale. E cioè che l’Italia deve essere riconosciuta quale nazione “a Statuto speciale”, per cui le devono essere riconosciuti fondi maggiori perché in Italia il lavoro costa molto più rispetto ad altri Paesi dell’Unione. Bisogna inoltre tutelare il prodotto agricolo senza fitofarmaci e impedire alle lobby di accaparrarsi diritti di superfici per scopi non agricoli. E ancora viene fuori che solo l’agricoltore deve essere il vero custode di tutto, nella catena gerarchica deve essere posto al primo posto perché si preoccupa della salute dei cittadini.