Nuova questione meridionale, ovvero le aree interne, e ancora l’autonomia differenziata: prosegue il percorso già confluito a Pompei, e che troverà ulteriore spazio venerdì primo marzo a Matera.
Da Pompei, città della fede e della storia, a Matera, la città diventata capitale europea della cultura, dopo essere risorta dalle sue stesse ceneri: non solo simbolismo, perché si vorrà parlare di cose da fare, presso l’ex convento San Rocco, in piazza San Giovanni, a partire dalle ore 15, dove si terranno gli Stati generali dei sindaci, delle associazioni e dei cittadini del Meridione d’Italia. Gli stessi che finora hanno condiviso pezzi di strada insieme, nel difficile tentativo di tenere sempre accesi i riflettori sulle questioni irrisolte del Sud, a partire dalle infrastrutture e dai servizi.
Dopo i saluti del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, e l’arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, e l’introduzione del presidente del Circolo la Scaletta, Paolo Emilio Stasi, si passerà ai contributi dei partecipanti al dibattito. Segnaliamo, tra gli altri, i sindaci di Pompei, Carmine Lo Sapio, e Sant’Angelo Le Fratte, Michele Laurino. Per l’Irpinia ricordiamo le presenze dei sindaci di Lioni, Yuri Gioino, Calitri, Michele Di Maio, Monteverde, Antonio Vella, Grottaminarda, Marcantonio Spera, Lacedonia, Antonio Di Conza. E ancora, per le associazioni, Giacomo Rosa, presidente dell’associazione Svimar, Fabio Galetta della Cna Avellino, Pietro Calabrese, presidente del comitato ferrovia Eboli-Calitri-Pescopagno, Lello Gaudiosi, dell’associazione Amici del Sele, Pasquale Luca Nacca, di Insieme per Avellino e l’Irpinia.
Una manifestazione che si allarga, oltre a Campania e Basilicata, a sindaci e associazioni di Molise, Puglia, Calabria e che vorrà essere un incontro operativo interregionale del Mezzogiorno, con l’approvazione di un documento unitario con cui la nuova questione meridionale trovi una sua visibilità nelle sedi istituzionali e di governo.