“Noi abbiamo sempre detto che c’era una gestione opaca. Avevamo visto bene e lungo e spero che questo si chiarisca per il bene della città. E’ importante che ci siano delle risposte. Non è bello vedere la guardia di finanza irrompere in un concorso dei vigili urbani e i carabinieri sequestrare file e pc”. Così il consigliere di opposizione Nicola Giordano sulla maxi inchiesta della Procura su una serie di gare indette ed affidate dal comune di Avellino e che che ieri ùha portato al blitz dell’Arma dei Carabinieri presso la sede di Piazza Del Popolo.
“Purtroppo, come ho già dichiarato più volte, tutto ha avuto origine dal problema storico della mancata pubblicazione delle delibere; una questione che, ancora oggi, rappresenta il modus operandi del sindaco Gianluca Festa. Su 170 delibere, solo un centinaio sono state pubblicate, mentre tutte le altre, inclusi gli eventi, sono ancora in sospeso. Un comportamento del tutto inspiegabile”.
“In merito al Summer Festival, all’epoca dei fatti, ho notato un’anomalia evidente, sempre collegata alla mancata pubblicazione delle delibere. Non abbiamo presentato nessuna denuncia all’autorità giudiziaria, ma siamo stati ascoltati come persone informate sui fatti quello che erano i nostri dubbi anche sulla gestione del Summer Fest, dove abbiamo notato un’anomalia evidente, sempre collegata alla mancata pubblicazione delle delibere. Noi invece abbiamo denunciato solo in consiglio comunale una gestione amministrativa poco trasparente ed anche degli appalti nell’interesse di una città distolta da un eccesso di concerti e divertimento”.
“L’amministrazione Festa ha letteralmente smontato i servizi più remunerativi, tra cui la riscossione dei tributi e dei rifiuti, appaltatiuei ai privati con costi rilevanti. Non c’è un’unica stazione appaltante, ma ogni dirigente di settore può procedere a gare singole. Credo che la gestione amministrativa debba essere messa in discussione”.
Poi Giordano si sofferma su Eurocholate su cui ha inoltrato al sindaco festa una richiesta di documentazione ma su cui il consigliere di minoranza dichiara di non avere avuto risposte né è stata ancora pubblicata ancora la delibera di giunta n. 151 del 12/05/2023 che regola i rapporti economici tra la società che detiene i diritti di dell’evento ed il Comune di Avellino. “Per la sola comunicazione sono stati impegnati 270 mila euro, a due diverse società dello stesso gruppo imprenditoriale, altro che evento a costo zero. C’è poca trasparenza sui costi ed è inammisibile”.