E’ un racconto affidato alle immagini di un momento che ha segnato per sempre la storia del paese quello che consegna la fotografa partenopea Ludovica Bastianini, particolarmente attenta all’evoluzione dell’arte fotografica contemporanea, in “Covid 19 – A visual diary from Naples”. Un libro, presentato questo pomeriggio al Circolo della stampa, nato dalla volontà di documentare giorno dopo giorno l’esperienza della pandemia e del lockdown. Il suo lavoro unisce il linguaggio della fotografia alle tecniche miste quali la pittura, il collage e l’illustrazione. La manipolazione diretta delle immagini diventa strumento per comprendere quanto possa modificare la nostra percezione della realtà. “Sono partita dalle fotografie di ciò che accadeva nella mia casa o nelle strade della mia città a cui ho affiancato dati visivi recuperati on line, dalle immagini di testate nazionali e internazionali a foto chieste ad amici e parenti impegnati negli ospedali o in lavori che non si sono fermati, malgrado l’emergenze. Tanti gli spunti di riflessione che emergono dal volume. Dalle carenze delle strutture sanitarie al lavoro impagabile di medici e infermieri, con i volti segnati dalla fatica, dal caos delle informazioni che ci hanno travolto all’isolamento, dallo smartworking al ruolo decisivo della Rete per salvaguardare relazioni. Un documento che testimonia come oggi raccontare non è un’esclusiva del fotografo ma ciascuno può offrire il suo piccolo contributo. Tante sono le immagini scattate da fotografi dilettanti. Il mio compito è stato quello di restituire un senso a questo mosaico di immagini. Ho cercato di offrire un quadro variegato e complesso di un momento che ci ha cambiato per sempre, uno sguardo che unisse locale e globale”. Grande l’attenzione rivolta alla storia dell’arte, centrale nel suo percorso “La formazione accademica è stata altrettanto fondamentale; mi ha dato un metodo di lavoro e di indagine, mi ha aiutata a confrontarmi con la produzione contemporanea”.
Un estratto del lavoro era stato pubblicato già ad aprile 2020 su L’Espresso. Il lavoro è stato poi condiviso sulle pagine social del prestigioso istituto Newyorkese ICP, che lo ha inserito nella prima mostra collettiva internazionale presso lo stesso ICP di New York e sul sito di Fotodemic, associazione Newyorkese che lavora nel campo della fotografia contemporanea. Nel 2020 il lavoro si è aggiudicato il primo premio al Simposio Internazionale della Fotografia di Nida, in Lituania.
L’evento è stato organizzato da Fs Event, con la direzione artistica di Raffaella Bellezza.