“Dovremo aprire, tutti insieme -dice Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda– una vertenza globale che comprenda le questioni di Industria Italiana Autobus, soprattutto dopo l’esito, di nuovo deludente, dell’incontro al Mimit di ieri, della stazione Hirpinia, del polo logistico, delle zone Zes e delle aree interne“. E cominceranno a farlo da oggi pomeriggio, alle ore 18, con una riunione convocata dal circolo Pd di Grottaminarda.
Con i primi cittadini del comprensorio, le forze sindacali, sociali ed imprenditoriali si discuterà di “un cronoprogramma che renderemo utile per garantire le migliori condizioni per uno sviluppo futuro, e migliore, di tutta la valle“. IIA dovrà diventare “il simbolo” di tutte le lotte. Oggi pomeriggio ricorderanno che “in valle Ufita si producono autobus, sono in grado di farli bene – continua Spera – e non è giusto che, per una serie di congiunture, IIA venga dismessa. Per questo ci mobiliteremo seriamente“.
Presenta l’appuntamento di questo pomeriggio il segretario del circolo dem grottese, Nicola Cataruozzolo. “Accoglieremo il grido di allarme lanciato dalle forze sindacali dopo l’infruttuoso incontro di ieri al Ministero. Ma andremo oltre: rilanceremo unendo l’altra questione aperta per la mancata realizzazione della piattaforma logistica in valle Ufita. Quindi pensare, oggi, a Industria Italiana Autobus significa avere una gestione diversa dello stabilimento, con un piano industriale pluriennale per difendere i posti di lavoro.
Non è possibile che lo Stato metta milioni di euro in una impresa per il suo rilancio. La cessione delle quote azionarie, se deve esserci, dovrebbe essere una tappa. E non la soluzione pasticciata perché la “data room” è ancora aperta e il governo deve valutare bene le altre offerte e a chi affidare le quote stesse. L’altra faccia della stessa medaglia – continua il segretario dem- è la realizzazione della piattaforma logistica, un’opera strategica che attiene al futuro sviluppo della nostra area. È impensabile accantonarla. Come ha fatto questo governo con lo scippo dei 26 milioni di euro già finanziati“.