“Non credo che il patrocinio morale del Comune di Solofra possa giustificare la mancanza degli altri rappresentanti sindacali. Non penso sia questa la motivazione”. Così il segretario della Cgil irpina Franco Fiordellisi a margine dell’iniziativa per il Primo maggio a Solofra, dove non erano presenti le altre single sindacali.
“Noi abbiamo rinnovato fino all’ultimo – continua Fiordellisi – l’appello ad una manifestazione unitaria. Non capisco quale sia il problema con l’amministrazione di Solofra guidata dal sindaco Nicola Moretti (presente all’iniziativa della Cgil ndr), non mi pare che questo Comune sia un soggetto diabolico. Se ci sono delle difficoltà ravvisate da parte dei colleghi, sarebbe meglio chiarirci.
Abbiamo scelto il distretto – spiega Fiordellisi – perché è paradigmatico della situazione economica del Sud e dell’Irpinia: una realtà formata da tante piccole imprese che sono una eccellenza, che hanno una storia centenaria di manifattura e che hanno grandi potenzialità se vengono tutelate nel modo giusto, ad esempio con la presenza di infrastrutture e servizi”, ha concluso Fiordellisi.
Pace, lavoro stabile, giustizia sociale questi gli slogan che hanno scandito il corteo della Cgil che si è snodato per le vie del centro di Solofra.
Ieri in una nota la Cisl Irpinia Sannio, guidata Fernando Vecchione, e la Uil Avellino Benevento, Luigi Simeone, avevano annunciato la manifestazione a Benevento.
“Avremmo voluto tenere insieme i temi del Lavoro, della Giustizia sociale, della Pace e di un Europa Solidale ed inclusiva anche ad Avellino ma nonostante ogni sforzo non si è riusciti a condividerne le strategie.
CISL e UIL non hanno rilevato le condizioni per poter celebrare il 1° maggio insieme all’Amministrazione Comunale di Solofra, che avrebbe dovuto addirittura patrocinare la manifestazione, salvo poi doverLe richiedere e denunciare per la mancata apertura del Centro Sociale di competenza della stessa Amministrazione.
Queste incongruenze e sovrapposizioni difficili da spiegare in un momento di grandi destabilizzazioni per la comunità irpina avrebbero richiesto una “autonoma” e “indipendente” manifestazione del Sindacato unitario proprio per segnare la distanza tra il lavoro e quanto sta succedendo in Irpinia.
Non sarebbe bastato provare a caratterizzare la manifestazione con la richiesta (poi rivolta a chi? Se il Sindaco sfilerebbe e parlerebbe al comizio!!) di apertura del Centro sociale, che se l’amministrazione non è in grado di gestire sarebbe bene ricordasse che è stato donato da CGIL CISL UIL a cui potrebbe essere restituito, invece di aspettare che si degradi nuovamente nel mentre si consumano non meglio identificati scontri e posizionamenti interni all’ amministrazione.
Dispiace che non tutti abbiano voluto cogliere la inopportunità di dividersi, ma dopo aver portato il 1° Maggio ad Ariano Irpino lo scorso anno , quest’anno abbiamo deciso di tenere la manifestazione unitaria a Benevento all’Arco di Traiano da dove si alzerà forte la voce del dissenso del Lavoro nei confronti del Governo e delle politiche sempre più distanti dai cittadini delle Aree Interne”.