La prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi il tema dell’incontro organizzato dalla Prefettura, d’intesa con la Direzione regionale della Protezione Civile, presso la Sala Blu del Carcere Borbonico, messa a disposizione dalla Provincia. Alla riunione hanno preso parte Sindaci e Presidenti delle Comunità Montane della provincia, degli Enti parco e dei Consorzi di Bonifica, oltre ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Stradale e dei Vigili del Fuoco, nonché i gestori delle strade e dei sottoservizi.
“Sappiamo che l’argomento degli incendi boschivi è di competenza della Regione, però è chiaro che la protezione civile da sola non può farcela”, aggiunge il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso. “Ha bisogno del contributo di tutte le forze in campo, anche della Prefettura, e siamo qui per dare e ricevere informazioni, e per cercare di sollecitare ogni iniziativa utile ai fini di una buona campagna sociale. Questo lo dirà poi la Regione, però ci sono state anche moltissime ordinanze già emanate dai Sindaci, in cui si vieta di bruciare e di assumere comportamenti che possono essere naturalmente controproducenti. Siamo, peraltro, in una realtà che è immersa nei boschi, bellissima da un certo punto di vista, estremamente pericolosa per altri, e quindi queste cautele devono essere adottate. Noi siamo sempre disponibili e stiamo lavorando molto al momento con comunicazioni scritte, sollecitando in particolare i Sindaci. Abbiamo azioni, non dico di coordinamento, ma di sollecitazione nei confronti delle ferrovie, dell’ANAS, di tutte le agenzie e dei territori che si occupano di viabilità e di energia. Insomma, questo sì, lo stiamo già facendo. Poi, qualora sarà ritenuto utile, naturalmente potremo organizzare anche dei tavoli in Prefettura”.
“Questa stagione è iniziata in maniera significativa, c’è una importante novità: il periodo di massima pericolosità è stato ampliato fino al 15 ottobre. Pertanto, tutti i divieti e gli obblighi che vigono durante questo periodo, come il divieto di accedere ai terreni vegetali, di accendere e appiccare qualunque tipo di fuoco nei boschi, di gettare mozziconi di sigarette o di utilizzare apparecchiature che producono scintille, sono in vigore”, afferma Claudia Campobasso, dirigente dello staff Protezione Civile Emergenza e Post Emergenza della Regione Campania. “Anche il barbecue in luoghi non attrezzati e i fuochi d’artificio sono vietati, a meno che non ci sia un’ordinanza in deroga dell’autorità comunale o di altre autorità locali, come la questura, il commissariato o il sindaco in qualità di autorità di protezione civile. Anche le cosiddette lanterne cinesi e altri festeggiamenti devono essere tenuti sotto controllo. Quindi, tutte queste attività sono soggette a restrizioni, e non solo i divieti, ma anche gli obblighi che ricadono sui gestori delle strade, come la polizia delle fasce laterali, strade, ferrovie e simili. Anche i proprietari dei boschi sono obbligati a creare fasce di rispetto perimetrali, tagliando e mantenendo queste fasce per evitare che un incendio si diffonda oltre il perimetro. Questi divieti e obblighi sono validi dal 15 settembre al 15 ottobre. Quest’anno, a livello nazionale, le indicazioni sono state date dal Ministro e la Regione ha adottato le stesse misure. I cambiamenti climatici spostano la stagione degli incendi sempre più verso settembre e ottobre, come accaduto anche l’anno scorso. È quindi necessaria una grandissima attenzione su questo rischio, che purtroppo si verifica ogni anno.
Ci rivolgiamo soprattutto ai cittadini: dobbiamo essere sentinelle dei nostri territori. Appena si avvista un incendio, bisogna chiamare immediatamente il numero 115, i vigili del fuoco o la protezione civile. Dobbiamo diventare sentinelle del territorio e, se possediamo terreni, fare attenzione alla manutenzione, eliminando il materiale combustibile e pulendo i fondi, soprattutto le fasce di rispetto. Se notiamo comportamenti anomali, dobbiamo segnalarli immediatamente alle polizie municipali o alle forze dell’ordine. L’attenzione di tutti è fondamentale perché il patrimonio naturale è di tutti noi. Dobbiamo collaborare con le istituzioni per debellare questa piaga, promuovendo un cambiamento culturale e di mentalità nel rispetto dell’ambiente. I boschi e la natura sono la nostra sopravvivenza, quindi è fondamentale per tutti noi cittadini agire di conseguenza. Inoltre, sono già partiti i campi estivi per i bambini in provincia di Avellino, organizzati dalla protezione civile per insegnare comportamenti utili per affrontare i rischi, principalmente gli incendi boschivi. Iniziamo dalle nuove generazioni con i campi estivi e continuiamo nelle scuole. Sono disponibili numerose locandine che pubblicizzano i nostri campi estivi di protezione civile. Facciamo partecipare i ragazzi a queste esperienze formative, dove si impara giocando e si apprende la protezione civile. Piccoli comportamenti e regole possono essere utili per la vita e per salvarci in caso di eventi calamitosi. Questo è tutto ciò di cui parliamo oggi. Qui ci sono molti sindaci, ci rivolgiamo alle amministrazioni comunali e ringraziamo la prefettura per il supporto”.