Si segue la pista dolosa dietro al rogo che poco dopo l’una di sabato notte ha causato una alta e densa colonna di fumo all’ingresso di uno dei prefabbricati di Via Pirone a Valle. Cinque ore di intervento per i caschi rossi del Comando Provinciale di Avellino, sul posto due mezzi ed un’autobotte per domare le fiamme che hanno creato non pochi danni alla struttura e al sistema elettrico e delle tubature di acqua della palazzina. Sotto i porticati erano stati ammassati rifiuti di ogni genere ma a preoccupare in particolare erano due bombole di GPL e una bomba di acetilene che si trovava in una anessa cantina della palazzina. I caschi rossi hanno terminato il loro intervento poco dopo le sei e mezza di domenica mattina. Al termine delle verifiche sempre i Vigili del Fuoco hanno anche dichiarato non agibile il prefabbricato. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale di Avellino e lo stesso sindaco Laura Nargi, per provvedere alla temporanea sistemazione di ben otto famiglie evacuate e 38 persone sfollate.
Contestualmente alle operazioni di messa in sicurezza dell’incendio sono scattati anche i primi accertamenti da parte della Questura di Avellino. Il primo intervento è stato eseguito dal personale delle Volanti di Via Palatucci. Le indagini però sono ora passate alla Squadra Mobile, che dovrà ricostruire quanto avvenuto ed eventuali responsabilità. A loro è stata fornita un’informativa da parte dei vigili del fuoco. Hanno eseguito un sopralluogo anche i poliziotti della Scientifica, alla ricerca di elementi utili per ricostruire il tutto e cercare di risalire all’autore o agli autori del raid incendiario. Del caso è stata informata la Procura della Repubblica di Avellino., che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per incenddio doloso
Al vaglio degli organi inquirenti le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza pubblica e privata che si trovano a ridosso della zona dove si è registrato il rogo. Il palazzo, dunque, è stato fatto evacuare. L’incendio ha causato danni importanti sia all’impianto elettrico sia a quello idrico. Non ci sono state conseguenze, invece, per i singoli appartamenti. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza la struttura. Ora resta il problema delle famiglie sfollate. Bisognerà attendere i lavori di ripristino per consentire il rientro nelle singole abitazioni. Non solo. C’è anche da accertare se ci sono problemi per la qualità dell’aria che n saranno certificati dai risultati degli accertamenti iche saranno resi disponibili dall’Arpac nei prossimi giorni.