“L’azienda non ha voluto sapere nulla, licenziandoci a ottobre, quando potevamo ancora contare sugli ammortizzatori sociali. Siamo stati superati da ragazzi di vent’anni. Non c’è stato un criterio da parte di nessuno. Abbiamo bisogno di aiuto perché, a dicembre, non potremo nemmeno mettere un piatto a tavola. Occorre trovare un accordo con la Denso, che non può uscirne con le mani pulite“.
Il grido di aiuto di 16 operai della Denso di Pianodardine è arrivato al Vescovo di Avellino. Presso il Vescovado di Piazza Libertà Mons. Arturo Aiello ha ricevuto i dipendenti, che hanno approfittato dell’importante appuntamento per lanciare un appello.
A fare eco ai lavoratori sono Giuseppe Zaolino, segretario generale della Fismic/Confsal, che dichiara “L’amministratore della Denso ci ha detto: ‘Noi non siamo più in grado di mantenere l’accordo’. Queste parole sono state pronunciate dinanzi a noi e a Confindustria” e Gaetano Altieri segretario della Uilm di Avellino “dovremmo raccogliere quello spirito di solidarietà che dovrebbe caratterizzare una piccola provincia. Ma l’azienda non ascolta. Siamo disponibili a lavorare per mettere fine a questa vicenda che si trascina avanti ormai da anni. Al momento sono state effettuate tre assunzioni, ma è chiaro che noi puntavamo su una mobilità anticipata, mentre l’azienda ha sempre tentennato”.
Una situazione che aggrava ulteriormente la crisi nella quale l’azienda produttrice di impianti di termici da abitacolo è sprofondata, determinata dalla profonda crisi dell’Automotive italiano e del gruppo Stellantis.