Il 2024 è stato dichiarato anno del Turismo delle Radici dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, riconoscendo l’importanza di questo settore per lo sviluppo e la rigenerazione dei territori.
Il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025, e che vedranno il coinvolgimento dei vari Comuni delle Radici con la collaborazione del team di Italea.
Sono iniziati ieri (domenica 4 agosto) ed andranno avanti fino all’11 agosto, in collaborazione con il Comune delle Radici di Fontanarosa (Av), “I Laboratori delle Radici” sulle tradizioni locali: pietra, paglia, arte presepiale, degustazioni di olio e vino e approfondimenti sui canti popolari.
Il 5 agosto, a Monteforte Cilento (Sa), si svolgerà “La festa dell’emigrante”, una conferenza sul ritorno alle origini a cui prenderà parte anche Giuseppe Di Guglielmo, coordinatore regionale Italea Campania. A seguire, percorsi enogastronomici e mostre fotografiche per riscoprire il valore della tradizione attraverso il racconto degli emigrati.
Festa dell’emigrante anche per il Comune delle Radici di Omignano (Sa), il 10 e 11 agosto, e ciò evidenzia come, nei decenni, siano state organizzate tante feste dedicate a chi, una volta l’anno, tornava nelle proprie comunità d’origine, soprattutto nel periodo estivo. Anche per questo, molte feste dei Santi Patroni vedono una doppia data: una che rispetta il calendario liturgico e un’altra istituita in estate, proprio per favorire il ritorno dei tanti “figli” di questa regione emigrati nel resto del mondo.
La Campania è terra di Radici e ovunque si moltiplicano i momenti dedicati alla loro riscoperta, con vari approfondimenti legati ad arti antiche, identità culturale ed enogastronomica in terra irpina: il 10 e 11 agosto a Lacedonia, il 19 agosto a Monteverde, il 20 agosto a Sant’Andrea di Conza, il 24 agosto a Bisaccia e il 25 agosto ad Andretta.
Particolare attenzione sarà dedicata ai momenti enogastronomici, sottolineando come il cibo e il vino abbiano rappresentato il vero e proprio collante che ha tenuto vive le tradizioni e consolidato i legami familiari, anche a distanza di migliaia di chilometri. Testimonianza viva, evidenziata anche durante gli appuntamenti agostani del “Teatro Gastronomico”, “in scena” a Pollica, nel salernitano, dove – in collaborazione con Trame Mediterranee – i veri protagonisti sono produttori, agricoltori, casari, pescatori e nonne che condividono conoscenze e tradizioni, offrendo ai turisti delle radici l’opportunità di riconnettersi con la propria storia locale e familiare.
Un’occasione unica per (ri)creare legami profondi e duraturi con la cultura e le comunità locali.
Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili. Inoltre, è anche possibile aderire gratuitamente ad Italea Card, la carta che offre vantaggi, sconti e agevolazioni per chi vuole venire in Italia a scoprire le proprie radici. Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi, recidendone una parte e ripiantandola altrove, dandole una nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio com’è accaduto con le migrazioni dei nostri connazionali nel corso dei decenni passati. Questo programma rappresenta la riconoscenza della “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo.
Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025 che mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Italea fornisce un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare costituita da venti gruppi, uno per ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.