Arriva in commissione affari istituzionali la proposta di legge per il terzo mandato per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. E’ stato Giuseppe Sommese, consigliere di Azione e presidente della Prima Commissione consiliare permanente, a presentare la proposta di legge “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera F della legge 2 luglio 2004 n. 165”.
Si tratta della stessa formula utilizzata dal presidente del Veneto, Luca Zaia. La proposta di legge, “nel recepire la norma nazionale” prevede che “non è immediatamente rieleggibile alla carica di presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi”, e che, “il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”, cioè 15 giorni dopo la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Campania.
Ora, se la proposta di legge e di recepimento della norma nazionale venisse approvata, il “conteggio” dei mandati di De Luca inizierebbe con l’elezione del 2020, e non dal momento della prima elezione nel 2015.
Di conseguenza, De Luca potrebbe nuovamente candidarsi alla presidenza della Regione Campania alle elezioni regionali del 2025. La Prima commissione permanente Affari istituzionali del Consiglio regionale della Campania si riunirà lunedì 28 ottobre alle ore 12.
Le reazioni
Caldoro: “Una legge ad personam”
“A prescindere dal merito e dal confronto tra le forze politiche sul limite dei mandati imposti per legge, quella presentata dalla maggioranza in Regione sembra essere un atto di fedeltà a sé stesso”. Così, in una nota, Stefano Caldoro capo dell’opposizione al Consiglio regionale della Campania commenta la proposta di legge che, se votata in aula, consentirebbe il terzo mandato all’attuale governatore Vincenzo De Luca. “Come ha giustamente affermato il commissario di FdI Antonio Iannone, si configura – conclude Caldoro – una classica legge ad personam. Solo a esclusivo beneficio del presidente pro tempore in carica oggi”.
Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana: “Un abuso, attacco alla democrazia”
“La proposta di legge sul terzo mandato è un abuso evidente, un tentativo spudorato di piegare le regole a vantaggio di pochi. La normativa nazionale (L. 165/2004, art. 2 c. 1 lett. f) è già stata recepita nella legge elettorale regionale del 2009, quando ero consigliere regionale e membro della commissione Statuto. Ricordo bene il dibattito: il comma 3 dell’articolo 1 chiarisce il recepimento della norma nazionale”.
E’ quanto sottolinea in una nota Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana. “Si applicano inoltre – prosegue – in quanto compatibili con la presente legge, le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia. È chiaro e indiscutibile; non servono interpretazioni di comodo. Eppure, siamo di fronte all’ennesimo tentativo di manipolare la legge. Chi ha piegato la Severino a proprio vantaggio non si fa scrupoli: si sfugge alle regole per servire interessi personali, in disprezzo delle istituzioni.
Questa proposta di legge è un attacco alla democrazia, una legge “ad personam” pensata per chi calpesta ogni principio di integrità pubblica. Non resteremo in silenzio. Come abbiamo sempre fatto, combatteremo questa deriva autoritaria per difendere il valore delle istituzioni democratiche e smascherare chi le svilisce per il proprio tornaconto”. “Non vorremmo – aggiunge – che questa norma fosse il “prezzo” di uno scambio politico per una legge con sbarramento, come ipotizza la stampa locale. Sarebbe un ulteriore schiaffo alle istituzioni: un “mercato delle vacche” su una norma tanto importante sarebbe disastroso. Chiediamo agli alleati – conclude Scala – di intervenire con ogni mezzo a loro disposizione”.
Fortini, assessore regionale alle politiche sociali: “Maggioranza coesa”
“Non c’è fibrillazione. C’è una maggioranza che io credo sia assolutamente coesa. Forse l’opinione pubblica ancora non lo ha compreso, perché nell’arco di quattro anni mi hanno sempre fatto la stessa domanda ma la risposta è sempre stata la stessa. C’è il recepimento di quella che è una legge nazionale ma è l’idea di che noi abbiamo sempre avuto in mente”. Così l’assessore regionale alla Scuola, Politiche Sociali e Politiche Giovanili, Lucia Fortini.