Ristabilisce la centralità del diritto all’istruzione per gli studenti diversamente abili la sentenza del TAR che ha accolto il ricorso presentato dall’Avvocato Lelio Mancino. Si stabilisce che la riduzione delle ore di sostegno assegnate a uno studente con disabilità, per ragioni legate a presunti tagli di bilancio, è illegittima. Il Tribunale ha ordinato all’Amministrazione scolastica di assegnare al minore tutte le ore di sostegno necessarie, corrispondenti all’intero orario scolastico.
Il caso riguarda Andrea, un alunno della scuola primaria al quale erano state assegnate solo 14 ore settimanali di sostegno su un orario complessivo di 22 ore. Nonostante la diagnosi funzionale e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) indicassero chiaramente la necessità di un supporto costante 1:1, l’amministrazione scolastica aveva ridotto le ore assegnate, provocando una situazione di grave disagio per il bambino, escluso di fatto dalle attività didattiche in assenza del sostegno necessario.
Il TAR ha sottolineato l’obbligo, sancito dalla Costituzione e dalla normativa vigente, di garantire il pieno diritto all’istruzione per gli studenti con disabilità, senza che scelte organizzative o finanziarie possano comprometterlo. La sentenza richiama i principi contenuti nell’art. 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e nell’art. 38 della Costituzione Italiana, che riconoscono il diritto all’educazione e all’integrazione professionale degli studenti diversamente abili.
Soddisfatto l’avvocato Mancino: “Questa vittoria conferma che non esiste giustificazione economica per ridurre il supporto necessario agli studenti con disabilità. I Dirigenti scolastici non hanno il potere di ridurre le ore di sostegno previste nel PEI, possono solo aumentarle. Questa decisione ribadisce che i diritti degli alunni con disabilità sono prioritari rispetto a qualsiasi considerazione di bilancio”.