Hanno sfilato in corteo dalla chiesa di San Ciro alla sede della Provincia per far sentire la loro voce gli studenti di Avellino. Hanno chiesto con forza garanzie sull’edilizia scolastica, sul diritto all’istruzione e sul benessere psicologico. Richieste raccolte in un dossier consegnato al presidente dell’amministrazione provinciale Rizieri Buonopane.
“Chiediamo – spiegano – che sia garantito a tutti il diritto all’istruzione pubblica e un sistema di rappresentanza studentesca che permetta di esprimere le nostre idee all’interno degli organi collegiali. Crediamo nella possibilità di sperimentare una didattica cooperativa che favorisca il confronto e il sostegno reciproco. Quest’anno l’istituto D’orso ha introdotto una nuova didattica, attraverso banchi cooperativi ha creato delle classi in cui vigeva il confronto e la collaborazione. Questa proposta è stata successivamente demonizzata dalla scuola che ha tolto i banchi in alcune delle aule. Noi crediamo che creare competizione e performatività all’interno delle nostre scuole favorisca l’individualismo e le disuguaglianze. La nostra idea di scuola, invece, si basa sull’attenzionare le necessità di ognuno, eliminando la meritocrazia e la legge del più forte, creando maggiore ascolto reciproco, Al tempo stesso abbiamo immaginato delle scuole realmente eco-sostenibili e abbiamo cominciato a lavorare a mappature sui trasporti pubblici e sulle situazioni di maggiore emergenza. Penso agli allagamenti al Marone e al Virgilio o alle scuole rimaste senz’acqua nelle ultime settimane. Infine, in un tempo difficile come quello in cui oggi viviamo, riteniamo che sia fondamentale garantire lo sportello psicologico in tutte le scuole di Avellino per promuovere il benessere degli studenti. Ansia da prestazione, stress, attacchi di panico, sono solo alcune delle situazioni che continuiamo a vivere a causa della performatività e la competizione. Le nostre scuole non possono più essere diplomifici, non vogliamo essere semplicemente brocche da riempire di nozioni, pretendiamo un’attenzione da parte delle nostre scuole alle nostre fragilità e alle nostre esigenze. Pretendiamo che la nostra salute mentale venga prioritizzata ai voti. Chiediamo risposte entro dicembre”.
“Abbiamo manifestato oggi ad Avellino per affermare il nostro diritto a un’istruzione che sia davvero libera e accessibile, senza compromessi. Ora, chiediamo che le nostre istanze vengano ascoltate da chi prende le decisioni, vogliamo potere” spiega Luigi Violante , membro dell’uds Avellino
A livello nazionale, la mobilitazione ha visto la partecipazione di oltre 100.000 studenti. Ad Avellino in particolare, più di 200 studenti hanno riempito le strade Avellino, con una presenza significativa anche di docenti, genitori e lavoratori solidali con le richieste del mondo studentesco.