“Dopo 44 anni dal sisma, il ricordo delle vittime rimane vivo in noi. Il compito delle istituzioni, e in particolare del sindaco della città capoluogo, è quello di mantenere viva la memoria, condividendola con la comunità. Ricordiamo insieme le vittime del disastro che ha colpito la nostra terra. Oggi siamo qui con commozione per fare proprio questo: ricordare quel giorno”: così la sindaca Laura Nargi questa sera, a margine degli eventi e delle commemorazioni per le vittime del terremoto del 1980.
Inevitabile una riflessione su quanto fatto dalle ultime amministrazioni comunali sul fronte della ricostruzione e dei famosi ‘buchi neri’: “Negli scorsi cinque anni abbiamo lavorato intensamente per affrontare queste criticità, perché l’obiettivo della mia amministrazione, così come della precedente amministrazione Festa di cui facevo parte, è stato quello di eliminare le cicatrici lasciate dal terremoto. Oggi, nel ricordare, posso dire con un certo orgoglio ciò che abbiamo realizzato in questi anni. Tuttavia c’è ancora molto da fare. Vogliamo continuare a lavorare per completare questa missione. Desidero, insieme alla mia squadra, portare avanti anche il progetto di sostituzione dei prefabbricati pesanti. E’ una priorità che ci sta particolarmente a cuore, e continueremo a perseguirla con determinazione”.
Sull’imminente rimpasto di giunta: “Era un cambio annunciato, e discusso in diverse sedi, anche in consiglio comunale. Rinnovo il mio apprezzamento per chi mi ha sostenuto e ha contribuito alla vittoria della nostra amministrazione: loro saranno al mio fianco anche in futuro. Questo, però, non sminuisce il lavoro importante svolto dagli assessori che mi hanno accompagnato finora, molti dei quali continueranno a collaborare con me nei prossimi anni per il bene della città”.
Una stoccata politica anche al consigliere regionale del Pd Maurizio Petracca, che ha definito “ridicola” la situazione politica al Comune di Avellino e ha definito l’amministrazione Nargi ostaggio del passato: “Trovo singolare che il consigliere Petracca si occupi di un’amministrazione giovane come la mia, invece di impegnarsi concretamente per il territorio. Credo che dovrebbe concentrarsi su questioni cruciali, come quella della stazione o della crisi idrica. Al futuro della città di Avellino ci penserò io, così come penserò io alla riapertura del tunnel, quel tunnel creato proprio da amministratori come lui”.