E’ una piccola grande vittoria per l’Ecomuseo di Oscata, frazione del Comune di Bisaccia, il riconoscimento della Regione Campania. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro instancabile dei volontari di Oscata inVita, che hanno coinvolto comunità e istituzioni nella costruzione di una visione per una contrada che sembrava condannata all’abbandono. Attraverso attività didattiche, laboratoriali e ricreative, ispirate alla vocazione agricola del luogo ed alle tradizioni ed usi tipici dell’appennino meridionale, nell’Irpinia crocevia di culture, terra di transumanza e di vie e cammini secolari, una piccola comunità ha scelto di scommettere sul proprio patrimonio, attraverso la partecipazione attiva degli abitanti locali e la collaborazione con il Comune di Bisaccia, con il quale è stato stipulato un patto di Comunità. Grande la soddisfazione di Domenico La Penna che sottolinea l’importanza di raccogliere i frutti del lavoro svolto fino ad oggi.
Dalle fornacelle, antiche cucine rurali ancora in uso grazie ai volontari dell’associazione, che le accendono nei momenti di convivialità e negli eventi organizzati legati alle feste enogastronomiche all’orto sociale gestito dai volontari di Oscata inVita; dal vecchio granaio con fornacella e spazio adatto a laboratorio al coperto alle fornacelle da esposizione nelle case rurali abbandonate, dal forno di comunità a paglia ripristinato nel corso del 2023, grazie al quale Oscata inVita ha vinto un premio dedicato al patrimonio immateriale alle cantine per la conservazione del vino e per i formaggi utilizzata in occasione degli eventi promossi dall’associazione. Senza dimenticare il vecchio apiario, spesso visitato in occasione delle camminate lungo gli itinerari tracciati a Oscata inVita. le fontane rurali, che richiamano gli antichi lavatoi o abbeveratoi, i porcili, le stalle e i pollai che fanno parte del paesaggio architettonico della contrada e che sono posizionate vicino a case rurali dove un tempo garantivano sostentamento alimentare.
Si tratta di veri e proprio simboli del mondo contadino a cui si affianca la galleria d’arte del riuso, in cui sono state allestite opere d’arte composte da pezzi di vecchi attrezzi agricoli o radici secche di alberi rilavorate; quattro murales letterari, dedicati ad autori locali, per valorizzare la vocazione del “borgo più intellettuale di Irpinia”, in cui con audioguide che raccontano con podcast Oscata, è possibile ascoltare i racconti del borgo delle case narranti.
Una forza, quella dell’Ecomuseo, legata a ritualità, usanze, detti, consuetudini, ricette e tradizioni. Di qui l’appello rivolto a chi voglia sostenerci e aiutare a salvaguardare un borgo e la sua storia. Tra i progetti quello di spazio al coperto ad uso laboratorio, cucina e piccola sede per poter venire ad Oscata in ogni stagione. Un laboratorio che garantirebbe anche la trasformazione e conservazione dei prodotti.