Più di mille aziende della provincia potrebbero essere controllate o collegate alle organizzazioni criminali. E’ quanto emerge da uno studio della Cgia di Mestre, Associazione artigiani e piccole imprese. Nella classifica nazionale, l’Irpinia è al 33esimo posto su 105 province prese in esame.
In totale, in Irpinia ci sono circa 36500 aziende, di cui 1.011 potrebbero entrare nell’orbita della criminalità organizzata. In Campania, la prima in classifica è Napoli, con 18.430 imprese a rischio. Settima posizione per la provincia di Salerno: 3.862 imprese (3-4%). Benevento è alla 44esima casella (807 aziende potenzialmente vicine alla criminalità)
Secondo Cgia, “in virtù dei dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d’Italia (la struttura che per legge riceve ogni anno centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette) è stato possibile mappare il numero delle imprese presenti in Italia che potenzialmente sono contigue a contesti di criminalità organizzata. Oltre alle segnalazioni ricevute, la Uif ha incrociato anche gli scambi informativi acquisiti dalla Direzione nazionale antimafia e dall’Autorità giudiziaria. Grazie a questo mix di dati è stato possibile censire almeno 150mila imprese che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso”.
In questi ultimi anni l’estorsione sottolinea la Cgia – è uno dei pochi reati che ha registrato un forte aumento del numero delle denunce. Negli ultimi dieci anni, infatti, i delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria per estorsione sono aumentati del 66,2%, mentre il complesso di tutti i delitti denunciati sono scesi del 19%. E in particolar modo al Nord, fa sapere la Direzione investigativa antimafia, il fenomeno estorsivo si sta diffondendo senza ricorrere più a minacce esplicite e men che meno all’uso della violenza, ma cercando una specie di complicità con le vittime, imponendo, ad esempio, l’assunzione di personale o fornendo altre tipologie di servizi/forniture”.