E’ stato uno dei grandi protagonisti del panorama culturale irpino, intellettuale autentico al servizio dei giovani e del territorio, convinto del valore della memoria per costruire il futuro. Si è spento questa mattina il preside Romualdo Marandino, attento studioso della cultura classica, formatore di generazioni, nostro prezioso collaboratore delle pagine culturali. Al centro dei suoi interessi il rapporto tra antichità e modernità e il ruolo centrale della scuola nell’educazione delle nuove generazioni. La sua ultima pubblicazione era stata il volume “Hirpini. Le genti del lupo”, Delta 3 edizioni, opera esaustiva che ricostruisce in maniera rigorosa la storia delle popolazioni italiche insediatesi sul territorio dell’Irpinia. Come dirigente scolastico, è stato uno dei grandi artefici della valorizzazione del liceo De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi, trasformandolo in un polo culturale di altissimo livello. Credeva nel valore della cultura come strumento per rilanciare i territori e nel ruolo cruciale dell’Alta Irpinia come laboratorio di idee e volano di sviluppo. Grande il cordoglio della comunità di Sant’Angelo dei Lombardi e di tutta l’Irpinia. Già amministratore di Sant’Angelo dei Lombardi, era stato tra gli artefici della ricostruzione del centro storico guidando un gruppo di giovani al recupero dei beni culturali salvati dalle macerie. Ed arriva proprio dall’Amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi un messaggio di vivo cordoglio in ricordo di Romualdo Marandino: “Preside emerito del Liceo “De Sanctis”, dove è stata guida illuminata e rigorosa per generazioni di studenti. Intellettuale raffinato e figura di riferimento per la cultura della nostra comunità, la cui erudizione e passione per la ricerca sono testimoniate dalle numerose pubblicazioni che arricchiscono il panorama culturale italiano. Esprime vicinanza e cordoglio alla famiglia , proclama il LUTTO CITTADINO per il giorno del funerale”. Mentre Silvio Sallicandro sottolinea il “contributo immenso da lui offerto alla cultura”
Ordinario di Latino e Greco e poi per circa trent’anni Preside di Liceo Classico, Romualdo Marandino ha dedicato la sua vita allo studio della civiltà letteraria antica. Vicepresidente del CLE (Centrum Latinitatis Europae), è stato promotore di seminari e convegni, da cui sono nate pubblicazioni preziose: Italum acetum, Mephite, 2010; Humanitatis symposium: De Amore, Delta 3 Edizioni, 2012; Abbazie e monasteri nel Medioevo: politica, economia e cultura; Dal paganesimo al cristianesimo, culti e culture, Delta 3 Edizioni, 2016; La rivoluzione umanistica del primo cristianesimo, Delta 3 Edizioni, 2017; Le vie istmiche in Magna Grecia, Delta 3 Edizioni, 2018. Promotore della “Rassegna Nazionale di Studi Desanctisiani”, coordinatore scientifico della rivista di studi umanistici Grammata, è autore di saggi su Archiloco, Euripide, Gneo Nevio, Terenzio, Orazio, Appiano, Velleio Patercolo, Giuliano di Aeclanum, Paolino di Nola, Agostino, Pomponio Bassulo, Cassiodoro. Al centro dei suoi studi la cultura italica e italiota. Basterà ricordare, i due volumi dal titolo ‘Tempi e spazi letterari della Calabria antica’ (L’età greca, e L’età romana), editi dalla casa editrice Periferia, rispettivamente nel 1997 e nel 1998 e i volumi ‘Istrioni e Culture italiche e civiltà letteraria antica’, pubblicati nel 2007 da Mephite. Di gran pregio anche lo studio ‘Eccedenza di futuro nel passato’ nella collana Alétheia del CLE presso la Delta 3 Edizioni (dicembre 2012).
I funerali si terranno domani, alle 10.30, nella cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi. Alla moglie Erminia, ai figli Marinella, Marco, Antonella e Angela, ai nipoti, ai familiari tutti l’abbraccio del direttore Gianni Festa e della redazione del Corriere che hanno avuto l’onore di averlo tra i collaboratori