Una sala “Sandro Pertini” piena come un uovo, ieri sera, per assistere alla seduta di consiglio comunale in cui, tra i tre ordini del giorno previsti, era stato inserito quello della nomina dei nuovi assessori. Occasione ghiotta, per i cittadini, per vedere come sarebbe andata a finire. Perché ci si aspettava un dibattito politico che, a parte accuse e risposte, c’è stato. Intanto si registra l’assenza dei tre che il sindaco, Marcantonio Spera, ha esautorato, Michelangelo Bruno, Doralda Petrillo e Eddy De Luca. Ai quali sono subentrati Antonio Vitale, Virginia Pascucci, Franca Iacoviello e Michele Spinapolice.
E quelle tre sedie vuote hanno significato un gesto poco rispettoso nei confronti di chi era assiepato per ascoltare le ragioni di quanto accaduto. Il primo cittadino si è, infatti, detto “molto dispiaciuto dell’assenza di parte della maggioranza (li considera ancora dei suoi, ndr). Sicuramente avranno avuto qualche buon motivo per non essere qui. Li ringrazio comunque per il lavoro svolto. Proficuo, operoso”. E’ ancora convinto che si possa ricucire. “Li convocherò”. Ovviamente, approfittando anche dell’assenza dei tre che potremmo chiamare, forse, dissidenti la minoranza, soprattutto ‘Per Grottaminarda-2027’ chiedeva le dimissioni di Spera che “a quel punto non aveva una maggioranza politica”.
Vincenzo Barrasso e Mauro Piccolo, infatti, aprivano una”discussione politica”. E sottolineavano che “il progetto della Rinascita era fallito. Prendete atto che è finita”. E il capigruppo dell’opposizione chiedeva le dimissioni del sindaco. Il quale ribadiva che si stava facendo “una strumentalizzazione politica. Noi stiamo lavorando perché una montagna di debiti pregressi sta per essere ripianata. Nonostante tutto – continua il primo cittadino – lavoriamo di squadra. Respingo le accuse della minoranza al mittente. Mentre la verifica (con gli altri tre assenti, ndr.) è ancora in corso triplicheremo i nostri risultati”. Barrasso: “Gli assenti di stasera non sono un dato irrilevante ma un dato politico di sfiducia verso l’amministrazione”. E qui prepara il colpo di teatro: esce, insieme ai suoi, dall’aula in modo da verificare il numero legale. Ci pensa la consigliera comunale di Italia Viva, Marisa Graziano, a non far accadere quello che si aspettavano: “Io lavoro per il bene di questa cittadina – detta ai taccuini – ma non vuol dire che sono in maggioranza. In qualità di consigliera comunale continuerò a valutare in piena autonomia come già sto facendo da marzo 2024. Con un unico obiettivo: il bene della comunità”.
Prima di passare al terzo e ultimo punto all’ordine del giorno ancora il sindaco di Grottaminarda ribadisce: “Rivendico il diritto dovere di amministrare. E lo faremo versando lacrime e sangue. Intanto aspetto Michelangelo Bruno, Doralda Petrillo e Eddy De Luca per una verifica in tempo utile”. E sottolinea: “La rotazione, decisa in campagna elettorale, era una condizione indispensabile per il cambiamento”. Poi sono sopravvenute, come ha ricordato Barrasso, anche “divergenze amministrative”. Insomma ieri sera è andata così ma ci sarà da lavorare per far tornare il sereno sotto il tetto della casa comunale.