Una riflessione a tutto campo sull’Irpinia dei borghi, a partire dalle strategie di comunicazione e promozione del territorio che possono svolgere un ruolo cruciare per restituire nuova vita ai paesi d’Irpinia. E’ il senso dell’incontro, tenutosi ieri presso “L’Angolo delle storie” di Consiglia Aquino, nell’ambito della rassegna del Tè letterario promossa da Info Irpinia. A guidare la discussione, il presidente di InfoIrpinia Francesco Celli e Nicola Verderosa di Ruralis con il coordinamento del consigliere e direttore del format Federico Curci. Federico ha posto l’accento sull’importanza di una buona comunicazione che può rappresentare una leva per il ripopolamento, facendo conoscere la ricchezza e unicità dei paesaggi d’Irpinia. Nicolas ha condiviso la sua esperienza personale: da ragazzo in fuga da Sant’Angelo dei Lombardi, dove “tutti sapevano tutto di tutti”, a professionista con esperienze in Italia e all’estero, fino al ritorno nel suo borgo natale per fondare Ruralis. Oggi questa startup gestisce oltre 200 immobili per affitti brevi, ha ospitato più di 10.000 turisti da 25 nazioni diverse e promuove lo sviluppo sostenibile dei piccoli borghi. Il presidente Francesco Celli ha ricordato come il problema dello spopolamento delle aree interne continui a rappresentare un’emergenza: negli ultimi 10 anni la popolazione giovanile in Irpinia è calata del 17,3%. Una tendenza legata alla mancanza di servizi essenziali e alla percezione errata che la modernità delle città sia preferibile rispetto alla qualità della vita nei borghi.
Malgrado ciò, non mancano esempi di resilienza, come Laurenzana (Basilicata), dove è stata creata una scuola diffusa, e Santa Fiora (Toscana), che ha incentivato il lavoro da remoto. Esempi che abbracciano anche l’Irpinia con iniziative culturali che necessitano, però, di continuità per avere un impatto reale sul territorio. La discussione si è soffermata, in particolare, sulle criticità del territorio, come la mancanza di servizi essenziali, il poco spazio per i giovani e scarsa conoscenza del territorio nelle scuole, la carenza di opportunità lavorative, il turismo come risorsa, ma non unica soluzione per il ripopolamento. Di qui l’importanza di fare ciascuno la propria parte, dalle comunità alle amministrazioni comunali perchè anche i governi comprendano le opportunità di una migliore qualità della vita che offrono i piccoli borghi