E’ netto il calo degli studenti in provincia. A rivelarlo i primi dati relativi alle iscrizioni, all’indomani della scadenza del 10 febbraio che parlano di un decremento di 1000 studenti. In ripresa i licei, leggero calo agli istituti tecnici, bene il nuovo liceo del Made in Italy. Antonio D’Oria della Uil scuola non nasconde la sua preoccupazione “I dati rispecchiano il calo demografico che prosegue da qualche anno. La preoccupazione maggiore riguarda le zone interne ma naturalmente finisce per avere ripercussioni anche sulle superiori nelle scuole della città. E’ il segno di un territorio che si sta impoverendo. E’ chiaro che c’è bisogno di un approccio diverso da parte del governo in relazione all’organizzazione della rete scolastica. Non possiamo dimenticare che nella nostra terra non solo calano le nascite ma i giovani continuano ad andare via. Qualche speranza arriva dalla filiera 4+2, attivata da istituti come l’agrario che affiancano al diploma quadriennale la possibilità di seguire un Its-Istruzione Tecnica superiore e di acquisire competenze immediatamente spendibili sul piano del lavoro”
Sul piano nazionale gli istituti professionali rimangono al 12,7% del totale, mentre gli istituti tecnici registrano un leggero calo, passando dal 31,6% al 31,3%. I licei, invece, mostrano un piccolo aumento, passando dal 55,63% al 56%. Il liceo del Made in Italy ha visto inoltre un incremento di circa il 10% rispetto alle iscrizioni dello scorso anno. Anche il gradimento delle famiglie per la piattaforma Unica, utilizzata per le iscrizioni, è in crescita, raggiungendo il 92,5% di apprezzamento. 5.449 gli iscritti al primo anno della filiera del 4+2, un risultato che segna un forte aumento rispetto ai 1.669 dello scorso anno.
“Ci attendiamo un ulteriore incremento di iscrizioni alla filiera anche in occasione della formazione delle classi, in seguito alla scelta delle famiglie che potranno sempre privilegiare il 4+2 piuttosto che il percorso tradizionale quinquennale. Lo scorso anno i passaggi dal quinquennale al quadriennale sono stati 601, portando a un totale di 2.694 studenti iscritti al 4+2 all’inizio dell’anno scolastico. Pertanto, non è irrealistico pensare”, ha detto il ministro Valditara, “che a settembre di quest’anno il numero supererà ampiamente quota 6.000. La riforma del 4+2 è, dunque, ormai una realtà consolidata che coinvolge oltre 8.000 studenti”, ha concluso il ministro.
Più scettica la Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil: “Facendo un rapido calcolo, su 628 percorsi attivati quest’anno abbiamo 5449 alunni iscritti, cioè una media di 8,6 alunni per classe. Se le regole sono uguali per tutti, la maggioranza dei percorsi non riuscirà neanche a essere attivata perché non raggiunge il numero minimo di alunni per classe. Rimaniamo in attesa di analizzare i dati completi e non solo le roboanti dichiarazioni del ministro”.