“Con immensa sofferenza e tristezza, ma travolto dal senso di responsabilità”. Così Franco Alfieri ha comunicato le “dimissioni irrevocabili” dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum e, di conseguenza, da presidente della Provincia di Salerno.
Alfieri – esponente del Pd – è finito agli arresti lo scorso 3 ottobre nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti truccati. “Con fiducia ho atteso la decisione della Suprema Corte di Cassazione, ma invano – ha scritto in una nota protocollata al Comune – ho capito che per ottenere giustizia e per far emergere la verità c’è bisogno di tempo e di fasi diverse, quel tempo in cui non è giusto ed opportuno coinvolgere Enti e Comunità amministrate.
Enti e comunità che debbono proseguire il cammino di progresso, sviluppo e crescita avviati in questi faticosi ma avvincenti anni, senza essere condizionati dalle mie azioni, decisioni e comportamenti”.
“Sono certo e convinto – conclude la nota – che il tempo restituirà la verità, pur vivendo tutta l’amarezza di aver pagato tutto prima ancora che il processo avesse inizio”. La settimana scorsa la Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai suoi legali che chiedevano di annullare la misura cautelare emessa nei suoi confronti”.
“Dopo mesi di immobilismo e di paralisi amministrativa, finalmente Franco Alfieri si è dimesso da sindaco di Capaccio Paestum e da presidente della Provincia di Salerno. Un atto che sarebbe dovuto arrivare immediatamente, senza aspettare tanti mesi che hanno solo aggravato la crisi istituzionale del territorio”.
A dirlo la coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle Salerno, Virginia Villani. Il M5s “è stato il primo a chiedere le dimissioni di Alfieri, denunciando sin da subito l’insostenibilità della sua permanenza alla guida delle istituzioni. Non si tratta solo di vicende giudiziarie, su cui la magistratura farà giustamente luce, ma di un sistema politico che ha governato con arroganza e clientelismo, lasciando dietro di sé macerie amministrative e un territorio in ginocchio”.
“Le dimissioni non cancellano il disastro politico ed economico lasciato in eredità. Per mesi il Comune e la Provincia sono stati ostaggio di una gestione che ha anteposto gli interessi personali e di potere a quelli della collettività. Ora è il momento di voltare pagina, di ripristinare legalità e trasparenza, e di restituire ai cittadini un’amministrazione capace di lavorare per il bene comune. Il Movimento 5 Stelle – ha concluso – continuerà a vigilare affinché la politica non torni a essere un feudo di pochi, ma torni ad essere al servizio dei cittadini. L’epoca della gestione spregiudicata di Alfieri è finita, ora si guardi al futuro con responsabilità e serietà”.
“È finita la telenovela. Sono occorsi cinque mesi per un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini con la Provincia di Salerno e il Comune di Capaccio-Paestum sequestrati. Sulle responsabilità personali di Alfieri dirà il processo, ma sulla politica e l’Amministrazione il giudizio è già tratto”. Così, in una nota, Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania.
“Occorre una svolta rispetto a questo modo di governare i territori del Pd. Basta clientelismo con spese che distruggono anche il futuro delle comunità. La responsabilità politica del Pd e del deluchismo – ha aggiunto – ha prodotto disastri che ipotecano l’avvenire. Cala il sipario su una vicenda che doveva vedere subito le dimissioni e il ritorno al voto”.