E’ stata una cerimonia carica di commozione quella con cui la città di Avellino ha voluto rendere l’estremo saluto ad Anna Maria Vetrano, per oltre trent’anni direttrice della Biblioteca Provinciale, grande protagonista del panorama culturale cittadino e irpino. Una cerimonia celebrata nella chiesa di San Ciro, a cui Anna Maria Vetrano era profondamente legata. Qui frequentava la comunità neocatecumenale e aveva chiesto espressamente che fossero i confratelli a celebrare il suo funerali con canti e preghiere. Ad officiare la cerimonia don Luciano Gubitosa che ha ricordato la profonda amicizia che lo legava alla direttrice Vetrano “E’ stata una donna di grandi visioni culturali, sorrette da una solida fede cristiana, che guidava ogni suo azione, indirizzandola al bene comune, desiderosa di portare la cultura a chi non l’aveva, accogliendo al tempo stesso nella Biblioteca Provinciale personaggi come Dacia Maraini, Umberto Eco, Spadolini”. Quindi ha posto l’accento sul bellissimo rapporto col marito Stefano “due anime diverse che trovavano un’intesa nella loro diversità”. Toccante il ricordo della nipote Gaia, presente in chiese insieme agli altri nipoti Vittoria, Stefano e Pierluca “Mia nonna è stata una donna profondamente anticonformista, impegnata nel sociale, desiderosa di esprimere sè stessa attraverso il suo estro ma capace al tempo stesso di non lasciare mai indietro nessuno, sempre attenta alla famiglia di cui era un pilastro”
Unanime il cordoglio del mondo culturale irpino, dall’Archivio di Stato alla Biblioteca Provinciale di Avellino, dal Centro Dorso alla Società Storica. E’ Maria Grazia Cataldi a ricordare come “La dottoressa Carpenito fu tra i soci fondatori che nel 1989 diedero vita all’istituzione della Società Storica Irpina nell’intento di promuovere gli studi storici, contribuire alla conoscenza e alla divulgazione della storia locale, valorizzare le fonti documentarie e il patrimonio storico-culturale della comunità irpina. Ha sempre sostenuto convintamente questi principi insieme alla nostra associazione, contribuendo con la sua esperienza professionale e le sue doti personali alla realizzazione di quel progetto iniziale, che ancora portiamo avanti. E di questo le siamo profondamente grati”.. Fino alla Fidapa che ha ricordato l’amica e socia di “eccezionali virtù intellettuali e umane. Lo stile inconfondibile, l’intelligenza vivace ,la cultura poliedrica, il dialogo conciliante l’hanno resa sempre leader. La “grazia” tutta femminile in ogni ambito (famiglia, lavoro, Associazioni ,Istituzioni…) e in ogni ruolo (moglie, figlia, mamma, presidente, socia, cittadina…) l’ha resa donna “unica”. Grazie per la passione, per lo spirito di appartenenza ,per l’affettuosa attenzione alla Fidapa senza date di scadenza. Sarai sempre nei cuori di Noi che ti abbiamo voluto bene e nella memoria di tutta la FIDAPA che ti ha conosciuto”. A ricordare le sue battaglie in difesa delle donne Rosetta D’Amelio “E’ stata una donna di grande signorilità e cultura, protagonista della Biblioteca provinciale e di una Avellino che sapeva guardare con lungimiranza al futuro e credeva che formazione e cultura fossero armi potenti nelle mani dei giovani. La ricordo in prima fila a sostegno dei diritti delle donne e mia consigliera su tante leggi in loro favore”