La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di un’imprenditrice immobiliare, Livia Forte. La donna è ritenuta appartenente a una famiglia con legami storici con i clan dell’Avellinese e vicina al sodalizio camorristico denominato Nuovo Clan Partenio.
Il provvedimento trae origine da una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dal Direttore della DIA.
Le verifiche investigative hanno evidenziato come una complessa rete familiare, composta da soggetti di alto profilo criminale, abbia favorito l’ascesa economica e imprenditoriale dell’imprenditrice, consolidandone il ruolo all’interno della criminalità organizzata.
Il decreto del Tribunale di Napoli riguarda una società attiva nel settore immobiliare, 115 beni immobili, 4 auto (una Mercedes Gle, una Range Rover Evoque e due utilitarie) e 60 rapporti finanziari.valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 10 milioni di euro.
L’ ascesa economico-imprenditoriale e delinquenziale dell’imprenditrice e della sua famiglia, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, sarebbe strettamente legata a personaggi di alto profilo criminale.
“L’imprenditrice, – spiega una nota – affermatasi all’interno del contesto criminale e mafioso avellinese, ha condizionato, già a partire dalla metà degli anni ’90, il redditizio settore delle aste immobiliari sia a proprio vantaggio che per gli interessi del clan e le indagini patrimoniali, inoltre, hanno fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali”.
Ovviamente la difesa impugnerà la decisione che merita di essere censurata in fatto ed in diritto”, ha dichiarato il difensore di Livia Forte, l’avvocato penalista Roberto Saccomanno.