Tanti gli spunti di riflessione emersi dal confronto sui padri separati promosso dall’associazione Insieme per Avellino e l’Irpinia al Circolo della stampa. Pasquale Luca Nacca, alla guida di Insieme per Avellino, ha posto l’accento su quella che rappresenta n’emergenza importante, “tra scarse possibilità di vedere i propri figli e disponibilità economiche per mantenere sia la prole che la coniuge”. A confrontarsi l’avvocato Giovanna Perna, la sociologa Maria Ronca, Valentina Zaia, presidente Movimento Pari diritti genitoriali, l’avvocato Carmelita Morreale e la psicologa Leopoldina De Varti. La conferma, come hanno ribadito i relatori, arriva dai dati del 2024 che parlano di oltre cento suicidi di padri separati. Nel corso dell’incontro è stato posto l’accento sulla necessità di una difesa legale solida, essenziale per proteggere l’integrità morale e legale del padre e sull’importanza di una gestione anticipata e consapevole del conflitto, che riduca i danni prima che diventi un caso penale o patrimoniale grave. “Bisogna costruire – hanno ribadito Perna e De Varti – un percorso di gestione del conflitto prima che degeneri in contenziosi giudiziari o accuse strumentali, lavorare per evitare conseguenze ulteriori ai figli ed ai genitori, creando canali di comunicazione più sani. Non è possibile cancellare il dolore della separazione, ma si può proporre un sistema che riduca il rischio di scelte impulsive e distruttive. Una separazione gestita con strumenti riparativi può ridurre il conflitto e le conseguenze legali, proteggendo sia i figli che i genitori, tramite figure professionali ad hoc come i sociologi, gli psicologi e gli assistenti sociali. La giustizia riparativa offre un’opportunità per gestire i contrasti in modo alternativo al contenzioso giudiziario evitando che il conflitto degeneri in procedimenti penali o in lotte patrimoniali estenuanti”. Ad impreziosire l’incontro il Trio Lov, il soprano Antonella Carpenito e il musicista Silvano Santacroce.