Approda il 24 marzo al Movieplex di Mercogliano “Grand Tour” di Miguel Gomes nell’ambito della rassegna firmata ZiaLidia (ore 18-21). Nella Birmania del 1918 il funzionario dell’Impero Britannico Edward Evans è prossimo alle nozze con la fidanzata Molly, che gli comunica il suo arrivo. Edward decide allora di spostarsi a Singapore, per continuare il viaggio attraverso la Thailandia, il Vietnam, il Giappone, la Cina, in un’ossessiva fuga, forse, dal suo destino. Ma la fidanzata non si arrende, e comincia a cercarlo viaggiando anche lei sulle sue tracce. Sesto lungometraggio del cinquantatreenne regista di Lisbona (in realtà ottavo, dato che “Le mille e una notte. Arabian Nights” è un trittico composto da “Inquieto”, “Desolato”, “Incantato”, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2015), scritto dal regista insieme ai suoi fidati collaboratori Mariana Ricardo, Maureen Fazendeiro e Telmo Churro, contamina deliberatamente l’illustrazione delle peregrinazioni dei due protagonisti con riprese documentaristiche attuali dei paesi toccati dal ‘grand tour’, alternando il b/n (in cui è girata la ‘storia’) al colore, e sovrapponendo ai suoni in presa diretta altri suoni, voci over che narrano e commentano le vicende in più lingue (oltre all’inglese degli europei, ci sono portoghese, birmano, vietnamita, mandarino, giapponese, francese, spagnolo), scene che a loro modo si collegano al tema centrale. Un cinema-mondo ricco di suggestioni, con echi di De Oliveira, Weerasethakul, Diaz. Premio per la Migliore Regia a Cannes 2024. Le sequenze di finzione sono state girate in teatri di posa a Lisbona e a Roma. In colonna sonora canzoni di tutti i tempi, dal ‘Trovatore’ di Verdi, alle canzoni popolari vietnamite e filippine, alla rumba messicana, passando per Charles Trenet, il jazz, il ‘Bel Danubio blu’ di Johann Strauss.
