“Esprimiamo un grande plauso al Ministro Piantedosi che, come lui stesso ha riassunto alla stampa, ha spiegato come sia necessario garantire la tutela legale agli operatori delle forze dell’ordine indagati per atti commessi in servizio, considerata la specificità di un lavoro che non ha eguali. Qualcosa che Fsp va ripetendo da sempre, esprimendo le enormi difficoltà che in concreto scaturiscono dai procedimenti giudiziari per chi veste la divisa, poiché essi generano conseguenze che sono gravemente lesive e non più rimediabili sul piano personale, economico e professionale, anche e soprattutto a causa della lungaggine dei procedimenti stessi. Nessun tipo di immunità, da noi mai anelata, ma piuttosto un modo per garantire che l’appartenente alle forze di polizia, che si trova a dover fronteggiare situazioni estremamente complesse e pericolose in frazioni di secondo, sia davvero trattato come innocente fino a prova contraria, e che la sua stessa funzione non subisca mortificazioni ingiuste. Aggiungiamo, rilevando con grande soddisfazione la concreta attenzione riservata al comparto che il Governo dimostra avendo raccolto fin qui molte delle nostre istanze, che ci auguriamo anche un prossimo determinante passo, e cioè la creazione di un fondo con cui garantire i dovuti risarcimenti agli operatori che rimangono vittime di un male ingiusto a causa del servizio, poiché nella maggiore parte dei casi, i soggetti condannati non sono in condizioni di onorare il proprio debito, e ciò aggiunge al danno anche la beffa per chi serve il Paese a costo della propria incolumità”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, a commento delle parole riportate oggi in un’intervista al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha spiegato come il governo lavora a un provvedimento per garantire la tutela legale degli agenti delle forze dell’ordine con la prossima approvazione del disegno di legge Sicurezza.