Grottaminarda -“La consapevolezza che, i problemi, prima si affrontano e poi si risolvono”. Così Virgilio Caivano, rivolto ai ragazzi dell’istituto Omnicomprensivo “S. Tommaso d’Aquino”, dove questa mattina c’è stato un convegno organizzato dal Comitato “Uniamoci per l’acqua”. L’incontro con le scuole: è l’ultima frontiera aperta dal Comitato per parlare della eterna emergenza idrica della nostra provincia. “Cosa è diventato questo bene comune così prezioso, l’acqua, è di tutti-dice il portavoce dei Piccoli Comuni Italiani, per presentare la giornata-Lo dobbiamo capire insieme, perché riguarderà il vostro futuro”.
Nell’Aula magna è stato proiettato, all’inizio, il film “Il bacio azzurro” di Pino Tordiglione. Una storia commovente e poetica, che parla appunto dell’immenso risorsa idrica irpina, vista con gli occhi di un bambino. Un territorio, il nostro, che è “un sussurro del vento e ululato dei lupi”. Un paesaggio incantato. Che, per sentirlo,”basta mettersi all’ascolto. Perché l’acqua ti parla”. Tutto questo è”Il bacio azzurro”. La dirigente scolastica Maria Antonietta Rizzo nel suo intervento sottolinea che, la scuola, “debba interessarsi di un argomento così importante, una necessità del nostro territorio”. Mentre il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, dice che” questo è il problema dei problemi. Che non riguarda solo l’Irpinia. Il film ci fa fare un viaggio della nostra vita e apre un mondo che converge in questo momento drammatico”. Una questione, per il primo cittadino,”che dobbiamo rilanciare insieme al Comitato, attraverso il film in altre scuole. “Uniamoci per l’acqua” è, insieme, denuncia e analisi del problema. Alla luce degli eventi della politica. Non possiamo piu-conclude Spera-sprecare il nostro tempo”. Ed apprezza, intanto, il ruolo che sta svolgendo il Comitato costituito nella cittadina ufitana.”Da tempo cerca di sensibilizzare le istituzioni, la politica, i cittadini”. La presenza del geologo Sabino Aquino, uno dei massimi esponenti della materia, prevede invece una”lectio” su quanto sta accadendo. Intanto il professore universitario apre così:”L’educazione comincia dai banchi di scuola”. Perché è importante la presenza delle classi quarte e quinte dell’Istituto di via Perazzo. Una situazione, quella dell’emergenza idrica, che non è dovuta solo alle perdite, seppure abbondanti, ma”ai pozzi inquinati, alle industrie che sversano, ai fitofarmaci. E ad una depurazione che non esiste”. Una provincia come questa, che serve in pratica tutta la Campania, è senz’acqua.
“In Provincia continua Aquino- c’è una bomba ecologica”. E per affrontarla,”ci vuole comprensorialita’ della depurazione “. Insomma i Comuni, come si dice adesso, dovrebbero fare rete. Nella speranza che questo avvenga, il geologo annuncia una buona notizia.”Abbiamo localizzato l’inquinamento dell’Ufita”. Prossimamente, infatti, sarà presentata una illustrazione. Poi sono chiamati i ragazzi dell’istituto Omnicomprensivo”S.Tommaso d’Aquino” che leggono alcuni passi dell’enclica “Laudato sii” di papa Francesco. Enrico Tordiglione, il figlio del compianto regista de”Il bacio azzurro” aggiunge che”l’acqua è memoria, che percepisce le nostre emozioni. Spero che, oggi, sia passato il messaggio di sensibilizzazione agli studenti”.
Presente anche Pasquale Luca Nacca, del Comitato “Insieme per Avellino e l’Irpinia”. “È stata aperta una breccia importante, questa mattina. Quello dell’acqua è un problema gravissimo, a causa dell’inquinamento. Il rifacimento delle reti idriche è possibile, ci sono parecchi fondi a disposizione. Ringrazio la scuola che fa on modo che, voi ragazzi, siate consapevoli di quella che è la nostra ricchezza”. Quindi Cynthya Andreottola, portavoce di “Uniamoci per l’acqua”. “Custodiamo l’acqua-esordisce-perché è il nostro futuro. E’ vita, identità. Un bene che attraversa la nostra storia, ci connette con la natura e ci ricorda che non siamo padroni ma custodi di ciò che ci è stato donato”. E non siamo stati bravi a farlo perché “In Irpinia questo dono lo stiamo perdendo. A causa delle responsabilità umane”. +
Poi snocciola alcuni dati. “L’acqua si disperde nel sottosuolo, innaffia le strade prima di arrivare ai rubinetti. Tubature riparate alla meglio. L’Alto Calore è tecnicamente in dissesto e non ha le risorse per rifare daccapo un’intera rete. I Comuni hanno i bilanci al limite del dissesto e l’intervento della Regione è un palliativo di fronte all’enormità del problema”.
Andreottola aggiunge:”Non possiamo far finta di non vedere. Fino a che si arrivi alla privatizzazione. L’acqua non è una merce ma un diritto. Non si vende ma si difende”. La portavoce Di”Uniamoci per l’acqua” conclude il suo intervento sperando che”da oggi parta una vera mobilitazione. I sindaci, i sindacati, i parlamentari, i cittadini devo o chiedere al governo e all’Europa lo stato di emergenza idrica per l’Irpinia ed il finanziamento per il rifacimento integrale delle condotte”.