“E’ stato un Papa che ha cambiato la visione della Chiesa”. Lo sottolinea con forza don Vitaliano Della Sala, parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Capocastello “Ha trasformato quella che era una struttura chiusa in uno spazio capace di dialogare con l’esterno, parlava sempre di Chiesa in uscita, convinto che la Chiesa dovesse andare incontro agli altri e non aspettare che gli altri venissero da noi. Anche il suo modo di porsi era profondamente diverso, lontano da convenzioni e rigidi cerimoniali che avevano sempre caratterizzato la vita dei Pontefici. Fino a ieri ha voluto presentarsi alla gente, lanciare il suo messaggio forte, malgrado le condizioni di salute. Chissà quanti medici gli avranno sconsigliato quell’abbraccio con la folla, ma lui ha scelto ancora una volta di dare speranza con la sua presenza, si è sacrificato fino all’ultimo. E’ stato un Papa tanto amato all’esterno della Chiesa, quanto bersagliato di critiche all’interno, da quella fetta della Chiesa che fa fatica a rinunciare ai privilegi che ha sempre avuto. Lui ha sopportato critiche e accuse con pazienza, con parresia, parola che restituisce l’idea della sua determinazione a proseguire lungo la strada intrapresa. Era un uomo mite ma non era arrendevole”. E sul futuro della Chiesa “Molti cardinali sono stati nominati da Francesco, sarebbe stupido eleggere un Papa che rappresenti un ritorno all’indietro e annulli la sua azione. La Chiesa ha riconquistato credibilità grazie a lui”
E’ il vescovo di Ariano Sergio Melillo a parlare di “un grande dolore personale e dei fedeli. E’ stato uno straordinario, pastore capace di dare una svolta al cammino di evangelizzazione. Sono stato eletto vescovo da lui e anche per questo ho sempre avuto con lui un legame forte. La sua è stata una voce di pace in un mondo che non trova pace. E’ stato un leader religioso di pace e umanità. Il Giubileo della Misericordia e il Giubileo della speranza incarnano appieno la sua lezione”. Di qui l’invito a stringersi intorno “al santo padre, nelle vostre comunità e con i pastori, con un momento di preghiera e di adorazione insieme al suffragio nella celebrazione eucaristica”. Il 24 aprile la comunità di Ariano lo ricorderà nel corso di una celebrazione in cattedrale
Dall’Arcivescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi Pasquale Cascio “l’invito a tutta la comunità diocesana a pregare per lui perché possa partecipare al banchetto della Pasqua eterna. Ringraziamo Gesù Santo Sacerdote per averci dato in questi anni Papa Francesco profeta di speranza, amico dei poveri e artefice di pace”
Commosso il ricordo anche dell’Abate di Montevergine Riccardo Guariglia che più volte aveva sperato di accoglierlo al santuario di Mamma Schiavona “Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, la Comunità Benedettina di Montevergine raccomanda l’anima di Papa Francesco alla Misericordia di Dio”.
“Ho provato un dolore immenso stamattina – spiega l’onorevole Alberta De Simone – oggi riesco a dire che abbiamo un obbligo di gratitudine verso questo Papa e,di conseguenza, il dovere di proseguire nell’impegno contro le guerre,i riarmi, e a favore dei tanti ultimi del mondo contemporaneo”.
“La grandezza di un magistero la valuteranno gli storici, la grandezza dell’uomo l’hanno valutata credenti e non credenti. Ciao Francesco” scrive l’onorevole Toni Ricciardi
“La prima cosa che ho pensato quando ho saputo della morte del Papa – scrive il paesologo Franco Arminio – è che forse ha pesato sulla sua salute anche il dolore per le sue inascoltate implorazioni contro la guerra e contro il riarmo. L’accanimento nel seguire le vicende dell’attualità lo ha portato senza timore a privarsi di quell’aura teologica che hanno avuto altri papi. Forse molti capi del mondo dovrebbero vergognarsi per non aver ascoltato le sue esortazioni. Ogni bomba lanciata in ogni luogo in questi anni è stata lanciata anche contro il suo corpo, un corpo bombardato da una responsabilità enorme e da una grande solitudine. Forse alla fine la poesia era una delle poche compagnie sicure”.
“”Smilitarizzare i cuori”. Un concetto potentissimo che ci lascia in eredità Papa Francesco. – sottolinea Rosetta D’Amelio – Bergoglio è stato un pontefice attento agli ultimi e alle periferie del mondo, come pochi altri. Lascia l’umanità più sola e smarrita”.
“Si spegne – sottolinea il professore Giuseppe Moricola – la voce più potente e coerente contro la guerra, il finanzcapitalismo, contro la povertà, contro la degenerazione della sua stessa chiesa. Mentre nel mondo risuonano linguaggi, scelte, politiche che vanno i tutt’altra e pericolosa direzione. Anche chi non è credente oggi non può che sentirsi più solo e orfano di un vero fratello. Ciao piccolo grande uomo che hai attraversato questo tempo di tempesta senza mai perdere di vista la tua missione, i tuoi ideali di liberazione ed emancipazione di una umanità sprofondata nel baratro dell’incoscienza”.
”Il suo pontificato – si legge nella nota dell’Azione Cattolica – ha segnato profondamente la nostra epoca, portando avanti il sogno di una Chiesa vicina ai poveri, attenta ai più fragili, capace di dialogo e di misericordia.
Un Pontefice che ha incarnato la semplicità e l’umiltà evangelica, che ha saputo parlare al cuore delle persone, specialmente dei giovani e dei laici impegnati nel servizio ecclesiale e sociale”
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“Una delle immagini più suggestive del suo Pontificato è questa qui – scrive Roberto Montefusco di Sinistra Italiana – quando da solo, nel tempo della pandemia, attraversò Piazza San Pietro per parlare al mondo. Rimarranno la potenza delle sue parole, comprese quelle che restano scritte in due encicliche straordinarie come la Laudato si’ e Fratelli Tutti, testimoni di uno sguardo critico su questi tempi, sulle ingiustizie sociali, sulle disuguaglianze, sulla consapevolezza dei rischi per l’aggressione all’ambiente e al nostro ecosistema. E poi l’impegno per la pace. In direzione ostinata e contraria ai cori bellicisti e alla corsa al riarmo. Fino a ieri, fino all’ultimo respiro. Non sappiamo che pagina si aprirà da oggi in avanti per la Chiesa di Roma. Ma oggi da non credente mi sento solo di dire grazie a Francesco. E di augurargli buon viaggio” “Con Francesco se ne va l’ultimo ostacolo al nulla che distrugge” scrive la professoressa Luisa Boccciero.
“Il papa del Dialogo – scrive Rosanna Maryam Sirignano – capace di trovare risonanza nel cuore di chiunque, al di là delle religioni. Grata di aver potuto cogliere da vicino la forza silenziosa della sua presenza spirituale.
Che possa ora essere avvolto nella Misericordia del Divino”.
“Oggi il mondo ha perso non solo un #Papa, ma un autentico custode del Creato – scrive il professore Giovanni De Feo – Papa Francesco ci ha insegnato che prendersi cura della casa comune è un dovere morale, sociale e spirituale. Con l’enciclica Laudato Si’, ha dato voce alla Terra, agli ultimi e alle future generazioni.
Come Mr. Greenopoli, non posso che dirgli grazie, perché ha reso l’ecologia una missione di amore e giustizia.
Che il suo spirito continui a ispirare il nostro impegno quotidiano. Buon viaggio, Papa Francesco. La Terra ti saluta con gratitudine”.
“Non è un caso – scrive la giornalista Vera Mocella – che sia salito al Cielo il lunedì dell’ Angelo, un Papa buono, che ha dato voce agli ultimi, attento, come San Francesco, alla Madre Terra, così come ai dimenticati. Forse avrebbe operato nuove aperture, nonostante gli ingolfamenti reazionari, oltre ai passi fatti verso una Chiesa che fosse più vicina a Gesù e meno al potere”.
“Hai camminato con umiltà tra noi – scrive Luca Abete, inviato di Striscia – Mi hai regalato la gioia di condividere il nostro impegno per i giovani in un evento indimenticabile. Ora riposa nella luce che hai testimoniato”
“Del pontificato di papa Francesco – scrive la poetessa Monia Gaita – non ho condiviso tutto. Alcuni aspetti non mi trovavano d’accordo. Ma ho apprezzato sinceramente l’amore incondizionato e spesso inascoltato per la pace e per gli ultimi. Come ho apprezzato il suo coraggioso sforzo di riforma che ha incontrato molta ostile opposizione nel mondo clericale e non. Viene spontanea una domanda: “se la Chiesa cambia sé stessa rischia di diventare altro?” È un interrogativo che ci dobbiamo porre davanti alla necessità e opportunità di alcuni cambiamenti. Il prossimo papa dovrà operare nella scia del processo avviato da Bergoglio senza troppi stravolgimenti”
“Se ne va l’ultima figura capace di richiamare milioni di persone al l’importanza assoluta della giustizia, della coesione, della pace, della compassione – scrive lo psichiatra Enrico Troisi – Cattolicesimo molto sociale e poco dottrinale. Testimonianza autentica, sincera, positiva”
“Con profonda commozione, a nome dell’Amministrazione comunale di Mercogliano – spiega il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio – e dell’intera cittadinanza, esprimo il più sentito cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Il suo pontificato ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo intero, illuminando il cammino di milioni di fedeli con parole semplici ma potenti, fatte di amore, misericordia, giustizia e attenzione agli ultimi. Papa Francesco è stato un faro di speranza e di umanità in un’epoca segnata da crisi e divisioni. La sua voce, sempre rivolta al dialogo, alla pace e alla fraternità tra i popoli, ha saputo oltrepassare i confini della fede per toccare il cuore di credenti e non credenti.
Ci stringiamo con affetto e rispetto alla Chiesa universale in questo momento di grande lutto, custodendo con gratitudine l’esempio e l’eredità spirituale di un uomo che ha saputo incarnare, con umiltà e coraggio, il Vangelo nella sua essenza più autentica”.
Il Circolo del Partito Democratico di Nusco esprime profonda tristezza per la scomparsa di Papa Francesco, “riferimento evangelico per tutto il mondo per la pace, per la giustizia e per i diritti umani. La voce di Papa Francesco ha saputo parlare il linguaggio universale dell’umanità e in questo momento il cordoglio per la sua scomparsa è forte per tutti. Per questo, in segno di adesione al lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco vi chiediamo di sospendere e rinviare tutte le iniziative di ogni ordine e grado del Pd programmate nelle giornate di oggi, domani e giovedì 24 aprile. Certi di poter contare sulla vostra collaborazione vi ringraziamo come sempre per il vostro lavoro”
“Papa Francesco, Vescovo di Roma – ricorda la poetessa Emanuela Sica – muore nel giorno in cui la città eterna festeggia il suo compleanno, nell’anno del Giubileo, nel giorno dell’Angelus. Tutto questo ha un significato simbolico impressionante… Spero solo che il suo coraggioso pontificato possa essere d’esempio per il prossimo, ma ho la triste sensazione che nessuno sarà come lui…”
Commosso l’omaggio di Pino Vitale “La notizia della morte del Santo Padre mi ha profondamente scosso.
Ho avuto l’onore di incontrarlo, e nel mio cuore quel momento resterà sempre come uno dei momenti più intensi della mia vita. La sua umanità, il suo sguardo, le sue parole… resteranno con me per sempre.
In questo momento di dolore, sento ancora più forte la responsabilità di custodire ciò che mi ha trasmesso.”
Il medico Franco Mazza ricorda come “Papa Francesco era l’unica voce fuori dal coro dei capi di stato! Era per tutti una guida autorevole all’umanesimo, per tutti, per cattolici e laici! Davvero una grande perdita per uomini e donne di buona volontà”